Covid 19, rischio di infezione mafiosa: arricchimento come nel contesto post-bellico e ricerca consenso elettorale

DOSSIER/1 Le regioni del Sud più esposte al rischio di strumentalizzazione della protesta sociale: “Vulnerabili i comparti agro-alimentare e della mitilicoltura, i settori turistico-alberghiero e ristorazione, raccolta dei rifiuti, specie quelli ospedalieri, interesse nella gestione degli appalti pubblici e del Parco nazionale del Gargano. La questione meridionale mai risolta e neppure affrontata offre ai sodalizi la possibilità di essere welfare alternativo allo Stato e di infiltrarsi nella burocrazia”   Di Stefania De Cristofaro   LA RELAZIONE DIA SULL’ATTIVITA’ SVOLTA NEL SECONDO SEMESTRE DEL 2019: EMERGENZA COVID E VIRUS MAFIOSO EMERGENZA…

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Dea Lecce, ossigeno: illegalità diffusa, continuano i lavori eseguiti senza contratto

IGS, lavori senza contratto

INCHIESTA/Il tubo per la fornitura di gas medicali dal Fazzi al DEA, è stato realizzato senza progetto e senza autorizzazione. Ora, viene riparato da una ditta senza contratto L’emergenza è finita, ma l’illegalità alla Asl di Lecce continua. Oggi infatti la ditta IGS ha eseguito lavori sui tubi che portano i gas medicali dall’ospedale Vito Fazzi al DEA, il dipartimento dell’emergenza. Si tratta di lavori eseguiti senza alcun progetto autorizzato con delibera o determina della Asl. La ditta inoltre non ha alcun contratto, e dunque non ha alcun titolo a…

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#wetoo: Maria Grazia Chiuri e le altre

Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior

di Marilù Mastrogiovanni Lei è Maria Grazia Chiuri, è la direttrice creativa di Dior. Un ruolo mai ricoperto da una donna, prima. Per arrivarci, ha faticato tutta la vita. Ha studiato, ha lavorato nelle più prestigiose case di moda, in ruoli mai ricoperti da una donna, prima. E’ originaria di Tricase, nel Salento. Ora è la presidente del “Gruppo strategico di Ripartenza in materia economica e sociale con il compito di elaborare e proporre misure necessarie per favorire la ripresa graduale nei diversi settori delle attività sociali, economiche e produttive…

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Dea ossigeno, tubo rotto, riparato da ditta senza contratto

Come anticipato dal Tacco, oggi sono in corso i lavori per la riparazione del tubo rotto. Ma la ditta chiamata per fare la manutenzione non ha il contratto di subappalto perché è scaduto a dicembre. Da 5 mesi la manutenzione sugli impianti dell’ossigeno e dei gas medicali del Vito Fazzi e del DEA è illegale di Marilù Mastrogiovanni Continua la saga dell’illegalità del DEA di Lecce. E’ peggio di una catena di Sant’Antonio: illegalità chiama illegalità. All’illegalità si cerca di ripararare con altre azioni fuori dalle norme. Stamane sono iniziati…

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DEA ossigeno, tubo gas medicali rotto: la prova video e audio

ossigeno tubo rotto DEA

Prevista per domani la sostituzione del tubo rotto, come anticipato ieri dal Tacco. Il reparto di Rianimazione del DEA è vuoto: Rianimazione è stata ritrasferita al Fazzi. Questo perché per la sostituzione del tubo è necessario bloccare l’erogazione dei gas usati per intubare i pazienti di Marilù Mastrogiovanni Il tubo che porta i gas medicali (ossigeno e azoto che, mescolati, generano “aria sintetica”) dal Vito Fazzi al DEA è rotto. Lo scriviamo da un mese e finalmente potete sentirlo con le vostre orecchie. Il forte rumore che sentite in sottofondo…

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DEA Lecce, la Asl replica

Riceviamo e pubblichiamo. In riferimento all’articolo pubblicato sul giornale online “Il Tacco d’Italia” in data 11 maggio 2020, la ASL precisa che all’interno del Dipartimento di Emergenza ed Accettazione (DEA) dell’Ospedale V. Fazzi di Lecce tutta l’attività assistenziale è regolarmente assicurata e che non è assolutamente vero che dalle ore 9 di questa mattina (11 maggio) l’Ospedale COVID di Lecce non ha più pazienti perché “un tubo … s’è rotto e non si può riparare se non bloccando tutto”, come dichiarato dalla testata precitata, la quale, come documentazione comprovante, riporta…

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DEA vuoto, tubo ossigeno rotto: tutti i pazienti dimessi

DEA Lecce

Clamoroso. Avevamo anticipato che sarebbe successo. Ecco come muore il bene comune per il bene di pochi di Marilù Mastrogiovanni Clamoroso. Svuotare un intero ospedale, interrompere il servizio pubblico, perché un tubo abusivo, realizzato senza progetto approvato, non collaudato dai vigili del fuoco, realizzato per agevolare una ditta piuttosto che un’altra, s’è rotto e non si può riparare se non bloccando tutto. Da stamane alle 9 l’ospedale Covid19 di Lecce, il cosiddetto DEA, non ha più pazienti (precisazione delle 0re 17 dell’11 maggio: tranne 20 in Pneumologia e 20 in…

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DEA ossigeno, nuovo sequestro della Guardia di finanza

Gdf

Acquisiti i fascicoli sulla realizzazione del tubo improvvisato e sulla rottura dell’impianto di Redazione Nuovi sequestri di documenti da parte della Guardia di Finanza presso la direzione generale della Asl di Lecce. All’indomani della pubblicazione dell’ultima puntata dell’inchiesta a firma della direttrice Marilù Mastrogiovanni, dal titolo “DEA Ossigeno: il danno e la beffa”, le fiamme gialle stamane si sono recate presso la direzione generale della Asl e presso gli uffici del DEA per integrare la documentazione già acquisita nelle scorse settimane. Attraverso un’accurata ricostruzione dei fatti e citando le fonti…

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DEA, ossigeno: bliz della guardia di Finanza

Un sequestro lungo quasi 12 ore per prendere la documentazione sul tubo non autorizzato di Marilù Mastrogiovanni LECCE. La Guardia di Finanza oggi ha acquisito i documenti relativi alla realizzazione della “bretella” improvvisata per portare l’ossigeno e l’aria sintetica dal Fazzi al Dea. Le Fiamme gialle hanno sequestrato numerosi fascicoli presso gli uffici della direzione generale della Asl di Lecce, presso gli Uffici dell’Area patrimonio e presso gli Uffici dell’Area tecnica. Hanno chiesto tutta la documentazione citata dal Tacco d’Italia, documentazione in nostro possesso e utilizzata per scrivere l’inchiesta a…

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Dalla quarantena l’anno 0

Note a margine di un film di quarantena di Chiara Idrusa Scrimieri È un giorno di vento forte. Arrivano le campane di Gallipoli e s’impigliano fra i rami del bosco. Siamo in quarantena e ogni suono portato da lontano è un richiamo struggente e familiare. Manca poco a Pasqua, non lo hanno ancora detto ufficialmente ma non ci saranno rituali collettivi né pubbliche celebrazioni. Stento a credere che non ci potrà essere quel sussurro di fedeli per le strade, tonache scalze, profumo di fresie e grano germogliato ai piedi degli…

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