“Taranto non ci vuole”, il grido di dolore dei bambini senza scuola

Cresce l’esasperazione di alunni e genitori dopo l’ordinanza di chiusura dei plessi Deledda e De Carolis, nel quartiere Tamburi. “Sanno generando astio fra di noi, una vera guerra civile fra scuole e genitori”, afferma un papà di Rosaria Scialpi   REPORTAGE. Taranto, 8 marzo 2019, Giornata Internazionale della Donna. Ma le donne di Taranto non festeggiano, non hanno motivo di festeggiare. Le donne di Taranto scendono in piazza a protestare, ad invocare l’aiuto delle istituzioni e a chiedere, ancora una volta, di essere ascoltate e di trovare risposta alle loro…

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Taranto, il sindaco chiude le scuole? E noi “chiudiamo” l’Ilva

REPORTAGE. Dopo l’ordinanza con cui il sindaco della città ionica ha disposto la chiusura di due scuole, Deledda e De Carolis del quartiere Tamburi, abbiamo raccolto le voci dei genitori che si oppongono alla decisione  di Rosaria Scialpi    Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto, dopo un sopralluogo presso le scuole Deledda e De Carolis del quartiere Tamburi, ha emanato un’ordinanza sindacale – la numero 9 –, con cui ha ordinato: “Ad Arpa Puglia, senza indugio, indagini analitiche volte al monitoraggio della qualità dell’aria indoor/outdoor nel plesso Deledda e De Carolis,…

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Ilva, la marcia per i bambini morti

Reportage. Taranto, sfilano le mamme delle vittime dell’inquinamento. Anna Scalfati ha raccolto le voci e le denunce di chi non si arrende Di Anna Scalfati Le chiamano le tombe rosse dei bambini e ti invitano a visitarle per non doverti dire niente di più rispetto al dolore di questi anni. Sono le lapidi coperte dalla polvere rossa dell’Ilva, l’acciaieria più grande e più produttiva d’Europa che ha scaricato con i suoi 215 camini industriali, alti fino a 210 metri, una quantità di diossina pari a due tre volte quella fuoriuscita…

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Una partita ad ArcelorMittal

Ustionato mentre svolgeva operazioni ordinarie: l’incidente che il 6 febbraio scorso ha coinvolto un operaio dell’ex Ilva di Taranto è l’ennesimo infortunio sul lavoro all’interno dello stabilimento, il primo della gestione ArcelorMittal. L’uomo, 43 anni, lavorava nei pressi dell’Altoforno 1 quando, nello staccare dei tubi di raffreddamento dall’apposita valvola, è stato colpito da un getto di acqua bollente: 30 giorni di prognosi, per ustioni di primo e secondo grado su gambe e genitali. “Non c’è una tonnellata d’acciaio da produrre che vale se non possiamo tornare a casa in piena…

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