Giorno 29 giugno altrimenti detto dei Santi Pietro e Paolo la Strega Madre sta lavorando al pc a una consegna estiva ed è al telefono con un collega di avventurosi progetti multimediali quando all’improvviso entra in casa una forte puzza di bruciato. Come destata d’improvviso, balza fuori dalla porta col telefono ancora aperto. Un crepitìo regolare come di pioggia, ma che pioggia non può essere, corre lungo tutto il fianco sinistro nel terreno di proprietà, spinto da raffiche di sudovest. Abbiamo il fuoco in casa. . . . Per leggere…
Leggi tuttoAutore: Idrusa_stregadelbosco
La grande monnezza
Allora il lunedì tiri fuori la plastica. Il giovedì ritirano carta e vetro. Il sabato l’indifferenziata. Ci sei? Paola prende appunti trafelata dall’altra parte del telefono, da poco approdata alla rivoluzione dolce del porta-a-porta nelle Terre di Mezzo. “Si, si, sto segnando”. Alle Terre di Mezzo abbiamo sempre avuto un rapporto particolare con la materia. Non solo con quella umana, con la sua letteratura di paese. Noi abbiamo proprio un rapporto particolare con le cose. Ricordati che il metallo qua va con la plastica. Fuori di noi, un silenzio. Il…
Leggi tuttoLa giusta distanza
I visitatori intenzionali delle Terre di Mezzo e, nello specifico, della casina nel bosco dove abita la Strega Madre, che si tratti di sporadiche cene tra amici, di qualche consegna a domicilio o di visite in generale da parte di esseri umani, si distinguono in quattro categorie principali, tutte fideisticamente confidanti nel navigatore satellitare: chi giunge da sud finisce nei pressi del campo sportivo del paese più vicino; chi da nord salta la svolta giusta e imbocca il sentiero parallelo s’incunea di traverso in una curva a gomito tra i…
Leggi tuttoLa terra dell’amore
Una domenica di quasi primavera il paese di nome N. si svegliò nel caos. Era circa mezzogiorno e nelle pentole bolliva da ore il sugo domenicale, quando, sotto l’uscio delle case al piano terra, ogni santa famiglia del paese di nome N. si ritrovò, infilata a mo’ di offerta del Supermac, una fotografia stampata del coniuge maschio o del figlio maggiore in atto di usufruire di servizi sessuali più o meno espliciti in uno scenario campagnolo. Chi in piedi con le braghe calate, chi seduto al posto del guidatore, chi…
Leggi tuttoIl karma del Rottweiler
È in un pomeriggio contabile qualsiasi, mentre si sbrigano cose d’ufficio, che nelle Terre di Mezzo siamo soliti indire sessioni sparse di sport minori. Oggi, per la gioia polmonare della tramontana gennaiola, festeggiamo i giorni della merla con le Olimpiadi delle coronarie. Radente la recinzione della casina nel bosco passa un cacciatore coi suoi due bracchi liberi e le quattro cagne di qua si avventano come possedute dal demonio contro i confini della tenuta. Tra loro Olivia, che è molosso, grizzly e stambecco insieme, in un impeto appassionato di…
Leggi tuttoUn gregge da rimorchio
di Idrusa_stregadelbosco È un tranquillo pomeriggio prenatalizio. Ora della siesta, per molti ma non per tutti, mai manco per sbaglio per la Strega Madre, giacché nelle Terre di Mezzo le ore della parentesi postprandiale sono sicure come la spoletta usurata di una bomba a mano dimenticata nella tasca del giubbotto. Il protocollo del momento prevede, errore gravissimo, pausa riflessiva sul divano di fronte al camino, con libri di studio e taccuino per appunti, un’operazione che per produrre vero apprendimento richiede massima concentrazione e un’anima rilassata. La Strega Madre poggia dunque…
Leggi tuttoLa Strega Madre e l’arte venatoria
di Idrusa_stregadelbosco Musica rilassante per uccelli? Musica rilassante per pappagalli. Musica che piace agli uccelli? Rilassati ascoltando il cinguettìo degli uccelli. Musica. . . Per leggere l’articolo completo e per consultare l’archivio del Tacco d’Italia devi registrarti. CLICCA QUI
Leggi tuttoIl rave di ognissanti
di Idrusa_stregadelbosco Squilla il cellulare, nella notte delle Terre di Mezzo. Urtando gli occhi e il sonno, appare la più preoccupante sequenza di nome e cognome che display possa visualizzare a prescindere dal dove e quando: Paola usa il telefono per telefonare solo in caso di invasioni barbariche.
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