La XXIV edizione della Festa della Legalità e il Premio Renata Fonte

Lunedì 29 maggio a Lecce appuntamento con la XXIV Festa della Legalità e la Cerimonia del Premio Renata Fonte dell’Associazione Donne Insieme_Centro Antiviolenza Renata Fonte In mattinata, Sala conferenze Università del Salento, la Lectio di Negin Ahmadi, studentessa fuggita da Kabul: “Andare via, lasciandosi alle spalle una vita intera”. Nel pomeriggio, Palazzo dei Celestini, nella rosa dei premiati quattro attiviste afghane della Rete per i diritti umani delle donne di Kabul. Donne adesso in Italia grazie alla “Rete umanitaria della Società civile” creata dall’Inviata speciale Tg1 Maria Grazia Mazzola. Premio Renata Fonte anche a Luca Tescaroli, Coordinatore della DDA Di Firenze

Un’intera giornata declinata sui temi della legalità e della non violenza, della tutela e difesa delle donne vittime di violenza, della lotta alla mafia e a ogni forma di sopruso che insidia le forme della convivenza civile e del benessere delle comunità.

Si rinnova lunedì 29 maggio l’appuntamento con la Festa della Legalità, giunta alla sua XXIV edizione, dell’Associazione Donne Insieme_Centro Antiviolenza Renata Fonte e con la Cerimonia del Premio Renata Fonte, che l’Associazione conferisce ogni anno a personalità che si sono distinte nel promuovere e difendere, attraverso il loro impegno, il valore della dignità umana, della legalità, della non violenza, della tutela dei diritti sociali e politici.

“Per noi”, dice Maria Luisa Toto, presidente del Centro Antiviolenza Renata Fonte di Lecce “questo è sempre un momento emozionante, quello in cui si rinnova il nostro patto con il territorio e in cui raccontiamo a tutto tondo il nostro impegno per la legalità, il contrasto alla violenza e alla violenza di genere innanzitutto. Essere un Centro antiviolenza significa lavorare ogni giorno con determinazione, consapevolezza, competenza e tenacia per difendere e sostenere le donne vittime di violenza, e la necessità di politiche a favore delle donne e dei minori. Per questo, festeggiando i nostri 25 anni di attività, quest’anno abbiamo lavorato a un evento completamente rinnovato. Siamo orgogliose di accogliere la mattina del 29 maggio, nella Sala Conferenze dell’Università, la studentessa afghana Negin Ahmadi, scappata da Kabul e arrivata in Italia nel, corso dei tragici mesi successivi all’agosto del 2021, e nel pomeriggio, per il conferimento dei Premi Renati Fonte, tra i premiati, alcune straordinarie donne afghane giunte e accolte in Italia grazie alla Rete umanitaria della società civile creata dalla giornalista Rai Maria Grazia Mazzola, che sarà con noi per l’intera giornata”.

La Festa della Legalità, declinata sul tema “La libertà di abitare il mondo”, in collaborazione con l’Università del Salennto, si aprirà alle 10 nella Sala Conferenze del Rettorato, con i saluti di Maria Luisa Toto, Presidente Centro Antiviolenza Renata Fonte; Maria Antonietta Aiello, Università del Salento, Prorettrice; l’Arcivescovo di Lecce Monsignore Michele Seccia; Annamaria Cherubini, Università del Salento, Delegata alle Politiche di genere; Francesco Tuccari, Università del Salento, Delegato agli Affari Legali; Sara Invitto, Università del Salento, Referente scientifica per partenariato strategico ‘Renata Fonte’.

La mattinata proseguirà quindi con l’intervento di Maria Grazia Mazzola, Inviata speciale Tg1, fondatrice della Rete umanitaria della società civile (composta da Udi, Chiese cristiane Evangeliche Battiste, Salesiani per il Sociale, Cooperativa “Una città non basta”), la Lectio di Negin AhmadiAndare via, lasciandosi alle spalle una vita intera”, il contributo di Vittoria Tola, Responsabile nazionale UDI-Unione Donne in Italia.

Nel pomeriggio, in collaborazione con la Provincia di Lecce, appuntamento alle 17 a Palazzo dei Celestini, dove la cerimonia del Premio Renata Fonte si aprirà nell’Atrio con i momenti musicali curati dal 2° Circolo Edmondo De Amicis e dall’Orchestra della Scuola Media Ascanio Grandi di Lecce.

Nella Sala Consiliare, dopo i saluti istituzionali di Stefano Minerva,Presidente della Provincia di Lecce, e Silvia Miglietta, Comune di Lecce, Assessora Politiche attive del lavoro e Pari opportunità, i lavori si avvieranno con Maria Luisa Toto, Presidente del Centro Antiviolenza Renata Fonte, e il racconto di Veronica T. “Ho scelto il mio nome”, come restituzione simbolica del percorso di vita fatto in questi anni insieme al Centro.

Spazio, quindi, alla Cerimonia del “Renata Fonte”, che quest’anno “premia” Razia Ehsani, giornalista – direttivo Afghanistan Women’s Political Participation Network di Kabul; Batool Haidari, psicologa e sessuologa, direttivo Afghanistan Women’s Political Participation Network di Kabul; Sediqa Mushtaq, ex Camera Del Commercio Nazionale Delle Donne Afghane direttivo Afghanistan Women’s Political Participation Network Di Kabul; Nesa Mohammadi, dottoressa ostetrica, direttivo Afghanistan Women’s Political Participation Network di Kabul; Giovanna Foglia, Trust Nel Nome Della Donna; Paola Povero, Consigliera della Provincia di Lecce con delega alla Cultura e alle Pari opportunità; Luca Tescaroli, Procuratore della Repubblica Aggiunto, Coordinatore Della DDA Di Firenze; Angelo Corbo, Ispettore Capo in Quiescenza della Polizia Di Stato, agente di scorta del Giudice Falcone sopravvissuto alla strage di Capaci, Medaglia D’oro al Valor Civile, Medaglia D’oro Vittima Del Terrorismo.

Infine, e come ogni anno, gli interventi delle Scuole del territorio che in collaborazione con il Centro Antiviolenza Renata Fonte promuovono un percorso di pensiero e riflessione sui temi della legalità, violenza di genere, della differenza di genere: l’Istituto Comprensivo di Novoli, con “Sono Emanuela Loi”, azione performativa con accompagnamento musical; l’Istituto Comprensivo Statale di Andrano con il video “Il primo giorno di primavera”, video e gli interventi dei Sindaci dei Consigli comunali dei ragazzi di Andrano-Castiglione, Diso-Marittima, Spongano; l’Istituto Secondario Superiore “Francesco Calasso” di Lecce conLa violenza di genere nell’adolescenza”, interventi e letture di Vittoria Bove, Filippo Mazzotta, Karola Rollo.

Coordina e modera l’intera giornata la giornalista Carla Petrachi.

25 ANNI DEL CENTRO ANTIVIOLENZA RENATA FONTE

L’ASSOCIAZIONE “DONNE INSIEME” ONLUS nasce nel novembre 1998 dalla volontà di un gruppo di donne con l’obiettivo di promuovere sul territorio la cultura della legalità e della non violenza e per sostenere e migliorare una politica sociale a favore delle donne e dei minori.
Da questa finalità l’istituzione di una Rete di Servizi per contrastare la violenza contro le donne, la tratta degli esseri umani e per educare al bello della legalità le nuove generazioni.

Nel 1998 l’Associazione crea il CENTRO ANTIVIOLENZA e lo intitola a RENATA FONTE, l’assessora alla cultura del Comune di Nardò (in provincia di Lecce) brutalmente assassinata nel 1984 con tre colpi di pistolamentre rientrava a casa dopo la conclusione di un Consiglio comunale, per essersi opposta fieramente alla lottizzazione e cementificazione del territorio di Porto Selvaggio, difendendo e salvando un ambiente di rara bellezza dalla speculazione e dalla distruzione.
Renata Fonte viene riconosciuta nel 2002, dalla Commissione del Dipartimento Affari Civili del Ministero dell’interno “vittima di criminalità mafiosa”, grazie anche all’impegno dell’Onorevole Alfredo Mantovano all’epoca sottosegretario al Ministero dell’Interno.

Il CENTRO si avvale di una rete di esperte professioniste Avvocate, Psicologhe, Pedagogiste, Educatrici Professionali, Operatrici Socio Assistenziali, Assistenti Sociali, Ricercatrici; fa parte della Rete Nazionale Antiviolenza; è afferente alla Rete Nazionale Antiviolenza del Dipartimento Pari Opportunità – Presidenza del Consiglio dei Ministri, è inserito nella mappatura del Numero Verde Nazionale Antiviolenza 1522 e nell’Osservatorio Nazionale per l’Educazione alle Differenze del MIUR.

Nei venticinque anni di attività il CENTRO ANTIVIOLENZA RENATA FONTE ha registrato 7255 accessi.

Tra il 1998 e il 2018 le donne che hanno chiesto aiuto sono state 6312.
Gli accessi al
CENTRO sono stati per circa l’85% da parte di donne italiane e il 15% da donne di altra nazionalità.

Quanto agli ultimi anni:
-Nel 2019 il CENTRO ANTIVIOLENZA RENATA FONTE ha registrato 239 accessi, di cui 133 prese in carico, 14 prese in carico integrate e per 4 donne sono state attivate le procedure per la messa in sicurezza;

Nell’anno 2020 le chiamate arrivate durante la notte sono aumentate arrivando al 40% circa, per il restante 60% le chiamate sono arrivate soprattutto nella fascia oraria 9/17. Nello stesso anno, caratterizzato dalla pandemia e dai lockdown, le chiamate al Centro Antiviolenza Renata Fonte, motivate da una richiesta di aiuto per violenza subita sono state 245, di queste, 138 donne hanno già preso consapevolezza della situazione e hanno richiesto la presa in carico. Per 8 donne è stata necessaria l’immediata messa in sicurezza.
-Nel 2021 le donne che si sono rivolte al CENTRO sono state 219 per il 77% spontaneamente, per il 7% dal 1522 e per il resto inviate o dai SS o dalle FFOO. Per 5 donne si è resa necessaria la messa in sicurezza immediata, in un paio di casi in casa rifugio, in altri due casi allontanamento temporaneo presso B&B (a spese del Centro Antiviolenza), e in un caso presso la casa di secondo livello sempre del Centro Antiviolenza, in quanto ad indirizzo segreto e lontana dalla residenza della donna. Per il 90% si tratta di donne italiane, per il 5% provenienza UE, e il 5% provenienza paesi extra UE. Sono state prese in carico 144 donne con una percentuale introno al 32% di età compresa tra i 40-49 anni; il 25% tra i 30-39 e il 25% tra i 20-29 anni, il resto dai 60 anni in su. Circa lo stato civile: 36% nubile, 37% coniugata, 17% separata; l’8% convivente, meno del 2% divorziata. Il 50% ha un diploma di scuola superiore, il 12% ha una laurea, circa il 35% ha una bassa scolarizzazione. Il 40% ha un’occupazione precaria, il 10% è studentessa, non occupata è solo il 10%, mentre il resto è casalinga (15%) o non ha dato l’informazione. Ma nel complesso per il 78% c’è una autonomia economica potenziale. Il 40% ha sporto denuncia e il 2% l’ha ritirata.
-Nel 2022 le donne che si sono rivolte al CENTRO sono state 240, di queste 102 sono state prese in carico. Il dettaglio dei dati è ancora in elaborazione.

Nel corso di questi anni i SERVIZI OFFERTI dal CENTRO presso la sede dell’Ex Conservatorio Sant’ Anna via Santa Maria del Paradiso, 12 – Lecce, in convenzione con l’Ambito Territoriale Sociale di Lecce; presso la sede di via Crocefisso, 12 – Squinzano (Le) in convenzione con l’Ambito Territoriale Sociale di Campi Salentina; presso la sede di P.zza Municipio, 14 – Diso (Le) in convenzione con il Consorzio per la realizzazione del sistema integrato di welfare Ambito – Zona Poggiardo sono stati:

Servizio di accoglienza telefonica

Servizio di accoglienza nella sede del Centro

Servizio di consulenza psicologica e sociale

Servizio di sostegno

Servizio di consulenza legale

Servizio di sostegno nei procedimenti legali

Nel corso degli anni il CENTRO, insignito nel 2012 del Premio Internazionale Minerva per l’impegno sociale profuso nelle attività di sensibilizzazione, educazione e contrasto della violenza contro le donne e i minori e nel 2013 per l’impegno sociale sulla legalità e la non violenza, ha avviato forme ormai consolidate di collaborazione e interazione con la Procura Nazionale Antimafia, Ministero per le Pari Opportunità, Ministero dell’Interno, Prefettura, Questura, Arma dei Carabinieri, Strutture Sanitarie, Tribunali, Enti territoriali, Istituzioni scolastiche, partecipando alle iniziative (convegni, conferenze, ricerche e studi) da loro organizzate a livello nazionale ed internazionale e promuovendo progetti sui temi della legalità, del contrasto alla violenza di genere e altre forme di violenza, del benessere sociale ed economico delle donne, partecipando e promuovendo progetti di empowerment femminile.

Dal 1998 ogni anno il CENTRO ANTIVIOLENZA RENATA FONTE promuovela FESTA DELLA LEGALITÀ e il Premio RENATA FONTE.
Ideata e fortemente voluta, sin dal 1998 dal Procuratore Piero LuigiVigna, la FESTA DELLA

LEGALITÀ è una Giornata di sensibilizzazione, pubblica e aperta, volta a rilanciare temi affrontati dalCentro durante l’anno sociale, sia negli incontri con i ragazzi delle scuole, sia nelle attività di formazione destinate ai professionisti del settore, che nei convegni rivolti alla cittadinanza.
In questa giornata parole come tolleranza, solidarietà, rispetto delle differenze trovano voce e rappresentazione.
È un’occasione per riflettere collettivamente sulla necessità di coltivare un’etica nei comportamenti quotidiani per vivere in modo civile i rapporti umani e sociali.
Come diceva Vigna, straordinario precursore dei tempi: “Si può fare una buona azione di prevenzionequanto più giovani sono gli ambiti d’intervento, equindilenuovegenerazioni”,

Nel corso di questi anni tra le personalità alle quali è stato assegnato il Premio ricordiamo: il dottor Piero Luigi Vigna Procuratore Nazionale Antimafia; il dottor Cataldo Motta, Procuratore Capo della Repubblica; la dottoressa Clara Collarile, Direttore Generale del Dipartimento Pari Opportunità Presidenza del Consiglio dei Ministri; la dottoressa Luisa Cavallo, Dirigente del Centro Nautico Sommozzatori di La Spezia, Polizia di Stato; la dottoressa Tiziana Terribile, Primo Dirigente della Polizia di Stato Ministero dell’Interno; l’onorevole Livia Turco; la dottoressa Elisabetta Rosi magistrato Corte Costituzionale; la dottoressa Patrizia De Rose, Capo Dipartimento Pari Opportunità; Linda Laura Sabbadini, statistica ed editoralista, già dirigente del Dipartimento Politiche sociali e ambientali, ISTAT, attuale Direttrice del Dipartimento per lo sviluppo di metodi e tecnologie per la produzione e diffusione dell’informazione statistica; la dottoressa Roberta Serdoz, Giornalista Rai; il Movimento MaBasta; il Presidente di Fondazione Pangea Luca Lopresti; la Consigliera di Parità supplente Serenella Molendini; il Procuratore Nazionale Antimafia Cafiero de Raho.

Contestualmente e a partire dal 2012 il CENTRO ha avviato una intensa attività di ricerca in collaborazione con l’UNIVERSITÀ DEL SALENTO di cui è responsabile scientifica per UniSalento la prof.ssa Sara Invitto, ricercatrice di Psicologia Generale, che grazie ai risultati raggiunti e i riconoscimenti ottenuti si configura come vera e propria best practice.
Nel corso degli anni nell’ambito di questa collaborazione sono stati svolti Tirocini formativi, promosse attività di ricerca scientifica, organizzati eventi divulgativi sulla violenza di genere.
Nel quadro della Convenzione di ricerca tra UNISALENTO e CENTRO ANTIVIOLENZA RENATA FONTE, dal 2012 ad oggi sono state seguite dalla professoressa Invitto 15 tesi sul Tema Intimate Partner Violence and Psychophysiology.

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