Presentato il sesto rapporto dello studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio inquinamento. Ecco di cosa si muore a Taranto e Statte
di Daniela Spera
Tra il 2013 e il 2017, nel totale dei 46 siti nazionali monitorati dalla sorveglianza epidemiologica in zone contaminate, si è stimato un rischio di mortalità maggiore del 2%, pari a circa 1.668 decessi l’anno. La percentuale dei decessi in eccesso rispetto al totale risulta costante nel tempo. Nel sito di Taranto e Statte aumenta la mortalità per malattie respiratorie croniche. In età pediatrica registrati eccessi di mortalità per leucemie tra le bambine.
E’ stato presentato ieri il Sesto Rapporto dello Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento (Progetto SENTIERI). Il Convegno, tenutosi nella sede di Roma dell’Istituto Superiore di Sanità, ha illustrato i dati aggiornati sullo stato di salute dei residenti in 46 siti contaminati italiani di interesse nazionale per la bonifica. Rispetto al Quinto Rapporto, che esaminava casi di eccessi di mortalità dal 2006 al 2013, il dato complessivo è costante.
Sono stati raccolti dati di mortalità e ospedalizzazione di residenti per una percentuale pari al 10,4% della popolazione italiana in 46 siti (39 di interesse nazionale, 7 di interesse regionale) e 316 Comuni. La fascia di età di maggiore interesse è stata quella pediatrica-adolescenziale-giovanile (kids), indagata per la seconda volta. Valutate anche le Anomalie Congenite (AC) in 21 siti (Figura 1.) coperti dal registro delle malformazioni congenite, utile strumento, insieme al registro tumori, di sorveglianza sanitaria e prevenzione. Tra questi c’è anche quello della Regione Puglia che ha istituito di recente il proprio registro AC.

La mappa concettuale (Figura 2.), quale nuovo strumento di comunicazione e utilizzo delle informazioni da parte delle istituzioni e dei portatori di interessi, è un elemento di novità, nel sesto aggiornamento dello studio Sentieri. Promuove la comprensione di argomenti complessi e il pensiero critico, grazie all’ausilio di immagini che facilitano l’interiorizzazione delle informazioni.

Lo studio considera la presenza di un’ampia variabilità nell’esposizione ambientale: la distribuzione dei residenti nel territorio e la loro localizzazione rispetto alle sorgenti. Nel caso degli inquinanti emessi in aria, entrano in gioco specifiche condizioni meteoclimatiche e orografiche del sito, che rendono peculiari le caratteristiche di ogni contesto territoriale. Inoltre, la molteplicità delle sostanze presenti nei siti contaminati pone un problema di esposizione multipla con effetti sanitari ancora non completamenti noti.
In particolare, nel sito di Taranto e Statte, sono stati osservati eccessi di mortalità per tumore del polmone, mesotelioma della pleura e malattie dell’apparato respiratorio in entrambi i generi, in linea con l’aggiornamento precedente. L’analisi delle cause con evidenza a priori di associazione con le fonti di esposizioni ambientali mostra eccessi di mortalità per il tumore del fegato nel genere femminile. Si confermano, in analogia con il passato, eccessi nelle ospedalizzazione per nefriti, sindrome nefrotossica e nefrosi e per insufficienza renale cronica in entrambi i generi.
La mortalità per malattie respiratorie croniche risulta, invece, in eccesso in entrambi i generi, mentre in precedenza era osservata solo nel sesso femminile.
L’analisi dei ricoveri ospedalieri ha mostrato eccessi per tutte le patologie e, diversamente dal precedente aggiornamento, anche per le malattie respiratorie e quelle urinarie. A differenza del precedente, emergono eccessi di ricoveri in età pediatrica per tutti i tumori maligni tra le femmine e per le leucemie linfoidi e mieloidi sia sui due generi e sia, in particolare, tra le femmine. In età pediatrica si è osservato anche un eccesso di mortalità per le leucemie tra le bambine.
Guarda anche:
Istituto Superiore di Sanità – Progetto Sentieri: aggiornamento del profilo salute dei residenti nei siti contaminati italiani – 23 febbraio 2023
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