Liberrima Bari: il piacere della lettura incontra l’enogastronomia

La storica libreria di Lecce, fondata nel 1993, scommette sul capoluogo pugliese. Il fondatore Maurizio Guagnano: “Abbiamo immaginato una libreria che sia una punto di incontro e degustazione in cui vivere nuove esperienze”

Non solo libreria. Da sempre Liberrima è il luogo in cui i salentini e i turisti che affollano il centro storico di Lecce si recano per sfogliare e comprare libri, ma anche per incontrare amici, per bere un calice di vino, mangiare qualcosa e fare nuove conoscenze. Aperta nel 1993 in Corso Vittorio Emanuele II, cuore pulsante del centro storico di Lecce, Liberrima si appresta a festeggiare il traguardo delle 30 candeline e scommette sul capoluogo di regione. Abbiamo intervistato il fondatore e amministratore Maurizio Guagnano, chiedendogli di raccontarci la sua idea di libreria.

“Vogliamo sdoganare il luogo libreria dalla sua visione commerciale”, dice Guagnano. “Dove vado stasera? Esco e vado a mangiare qualcosa in libreria! questo apparente non senso è il nostro nuovo modo di interpretare il mercato del libro che in Italia è eternamente in crisi e che, negli ultimi anni, ha ulteriormente risentito della diffusione dei negozi on line e dei prodotti digitali. Eppure ci sono molti fan delle librerie. Tutto sta, forse, a renderle un luogo più aperto e più nuovo, in grado di accogliere anche chi non è abituato a frequentarle, ma ha voglia di uscire e cercare un locale inusuale della cosiddetta movida dove bere e mangiare”, prosegue.

“A Lecce abbiamo applicato la logica della libreria diffusa, attraverso strutture diverse e vicine tra loro. Qui a Bari invece abbiamo voluto concentrare in un unico luogo i 30 anni di esperienza, realizzando una sintesi esperenziale e culturale. Bari è una città metropolitana in cui i presidi di libri ci sono e non è un nostro obiettivo fare loro concorrenza”, sottolinea. “Siamo qui a Bari per presentare e offrire un approccio diverso e alternativo: proponiamo un luogo di cultura che sia diverso dalla libreria tradizionale ma anche dal ristorante o dall’enoteca; un luogo che li contenga questi e tre e che regali un’esperienza nuova e fisica, nel senso letterale della parola”, va avanti.

“Da questa esperienza si può restare colpiti… magari, mentre ci si accomoda per un aperitivo, si può trovare l’ultima novità editoriale (come l’autobiografia del principe Harry), oppure una guida turistica o un libro per i bambini o chiedere ai nostri addetti proprio quel libro che si stava cercando. Il tutto unito alla scelta di un ottimo vino”, spiega. “In una città come Bari, puntiamo su una scelta fondata sull’autenticità e quindi sulla cultura del bere: abbiamo una cantina con 200 etichette e bottiglie provenienti da tutto il mondo, nella direzione dei vini naturali, tra rosati, rossi, bianchi e bollicine, tutti a temperature di servizio, quelle ideali. Ogni vino, per essere scelto, deve portare con sé  tutto il territorio da cui proviene: il vitigno, le modalità di produzione, ogni espressione di caratteri distintivi della località”, aggiunge. “Alla tradizione uniamo la tecnologia con l’utilizzo di Coravin professionali che consentono di spillare le bottiglie anche di notevole valore e di non aprirle necessariamente tutte, ma di assaggiarle, per esempio, riempiendo mezzo calice”, va avanti. “La bottiglia può essere conservata come se non fosse stata mai aperta”, sottolinea.

“Liberrima risponde alle esigenze di varie fasce d’età. Nella scelta della frequentazione ci sono over 40 che apprezzano la tranquillità del luogo, una generazione più slow, ma ci sono anche molti giovani di 25 anni, così come le coppie, a conferma della novità del posto che va esplorato non come luogo di commercio ma come ambiente per stare insieme”, conclude Maurizio Guagnano

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