Inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Bari con epicentro a Palo del Colle: ruolo di primo piano contestato a Oscar Lubisco, 29 anni, considerato il capo dell’associazione dedita al narcotraffico, sotto l’egida del clan Strisciuglio di Bari. “Io per te mi vado a uccidere”. Conversazioni intercettate anche sui contrasti per il mancato pagamento delle forniture: “Li dovevate schiacciare tutti sani sani, uomini e donne”
Di Stefania De Cristofaro
PALO DEL COLLE – Traffico di eroina con base a Palo del Colle, nell’area metropolitana di Bari, sotto l’egida del clan Strisciuglio, ricostruito in due duemila pagine di ordinanza di custodia cautelare: dieci persone sono state arrestate e condotte in carcere, tre sono state sottoposte a divieto di dimora.
IL BLITZ JUNGLE DELLA GUARDIA DI FINANZA DI BARI DOPO DUE ANNI DI INDAGINE
Le misure cautelari sono state eseguite il 28 dicembre scorso dal gruppo Pronto impiego della Guardia di Finanza di Bari, unitamente alla sezione aerea.
In carcere sono finiti: Oscar Lubisco, 29 anni, ritenuto il capo dell’associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, Giacomo Geronimo, 43; Leonardo D’Ambrosio, 27; Roberto Bufano, 35; Renato Massimo Lubisco, 55; Tommaso Proscia, 21; Arcangelo Lucatuorto, 34; Donato Mercurio, 30; Luigi Mercurio, 25 e Graziano Savino, 37. Sono tutti di Palo del Colle. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari ha ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza e ha sottolineato l’attualità della pericolosità sociale, facendo riferimento al rischio di reiterazione dei reati contestati.
Divieto di dimora nel comune di Palo del Colle è stato disposto per Sabino Savino, 50 anni; Domenico De Benedictis, 24, e Nicoletta Di Grumo, 40.
L’inchiesta coordinata dalla procura della Repubblica di Bari, Direzione distrettuale antimafia, convenzionalmente chiamata Jungle, è iniziata due anni e mezzo fa con la scoperta di una rete di spaccio di droga a Palo del Colle, da parte dei militari anti terrorismo del Pronto impiego. Una rete capillare come un foreste tropicale, da qui il riferimento al termine Jungle.
L’ORGANIGRAMMA DEL GRUPPO: LEGAMI CON IL CLAN STRISCIUGLIO DI BARI
Le intercettazioni hanno fatto venire a galla una strutturata associazione specializzata del traffico delle sostanze stupefacenti, in primis l’eroina, poi cocaina, marijuana e hashish. La droga veniva nascosta nei muretti a secco di masserie o strutture di campagna abbandonate e nei tronchi di alberi secolari.
Gli elementi raccolti nel tempo hanno ricostruito l’organigramma del gruppo: in posizione di vertice Oscar Lubisco che, nella ricostruzione dell’accusa, operava sotto l’egida del clan Strisciuglio, egemone a Bari e in provincia. Per gli inquirenti, era riuscito a mettere in piedi una costola del clan su Palo del Colle, potendo contare su un rapporto di devozione da parte di alcuni.
LE INTERCETTAZIONI TRASCRITTE NELL’ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE
Significative, sotto questo punto di vista, sono alcune intercettazioni trascritte e allegate agli atti d’inchiesta:
“Io per te mi vado a uccidere”,
dice uno dei ragazzi rivolgendosi al capo, rimarcandone il legame indissolubile.
L’ascolto delle conversazioni in ambientale ha portato anche alla contestazione di episodi di estorsione ai danni di chi non saldava le forniture di droghe:
“Li dovevate schiacciare sani sani, femmine e maschi”.
E’ uno stralcio di una intercettazioni registrata fra due degli indagati finiti in carcere, mentre commentano le difficoltà incontrare nell’ottenere il pagamento della partita di droga.
Nel periodo delle indagini sono state sequestrate anche armi di diverso munizionamento.
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