Inchiesta Asl di Lecce, le intercettazioni: al telefono le tangenti diventano spigole

DOSSIER/4 - “Quanto pesava quel pesce? Due chili e sei e io ti ho dato un chilo e otto pulita”. La conversazione, secondo il gip, conferma la “consegna di una bustarella, contenente somme di denaro, quale prezzo per i favori prestati dal pubblico funzionario Carmen Genovasi, al privato”. E fa “emergere un preoccupante mercimonio” posto in essere dalla responsabile amministrativa del settore Assistenza protesica della Asl di Lecce, che gestiva in prima persona le pratiche”

Di Stefania De Cristofaro
 

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