Coronavirus e Serie A: nuove proposte per completare il campionato

Sono 3 le soluzioni presentate durante le riunioni della FIGC. 

L’emergenza coronavirus non sembra rallentare più di tanto. Quello che doveva essere un blocco temporaneo della nazione si sta trasformando in un vero e proprio tormento per tantissimi settori. Tra questi, è stato pesantemente colpito il mondo del calcio, e tutto ciò gli ruota intorno. Dirigenti, calciatori, giornalisti, presentatori televisivi, arbitri sono tutti a casa in attesa di capire se si potrà riprendere il campionato in tempi ragionevoli.

La federazione sta lavorando assiduamente per trovare una soluzione in grado di accontentare tutti, anche tenendo conto che ogni giorno che passa senza le partite di campionato maggiori sono i danni economici. Considerando pubblicità trasmessa da emittenti televisive come Sky, introiti del gioco d’azzardo come le scommesse sportive Netbet, biglietti e servizi dello stadio è stata stimata una perdita totale di circa un miliardo di euro.

 

Quali sono le nuove proposte per salvare la Serie A? 

Alla luce dei rischi sanitari e dei pesanti danni economici che si stanno affrontando, la FIGC sta cercando di delineare un piano che permetta di salvaguardare entrambi gli aspetti contemporaneamente. Attualmente, durante le riunioni effettuate dalla federazione sono state presentate le seguenti soluzioni:

Ripresa del campionato in modo blindato. Questa è la soluzione proposta più di recente. L’idea per consentire la ripresa del campionato sarebbe quella di far giocare tutte le squadre negli impianti sportivi di un’unica città, nello specifico Roma, a porte chiuse, senza pubblico e giornalisti. In questo modo sarebbe possibile completare tutte le partite rimaste in 45 giorni. Questa proposta è nata dall’esigenza di trovare un modo per le squadre di effettuare ritiro e allenamenti anche in quelle città in cui l’emergenza coronavirus è più elevata di altre, come Milano. La proposta prevede anche una rinuncia all’utilizzo del VAR, il quale necessita di una tecnologia non installabile in tutti gli impianti.

Play-off e play-out in estate. Rimane ancora in dubbio la possibilità di decidere il campionato sulla base di scontri diretti. Questa proposta nasce dall’esigenza di ridurre al minimo il numero di partite da giocare, per salvaguardare al massimo la salute di tutti, senza dover necessariamente rinunciare a decretare un vincitore. Tramite questi scontri sarebbe possibile decretare il campione di Italia tra Juventus, Inter e Lazio, così come le squadre da far retrocedere in Serie B, tra le ultime in classifica.

Chiusura del campionato. L’ultima soluzione è senza dubbio anche la più drastica. Attualmente, non è presente la volontà di annullare completamente il campionato, tuttavia se la soluzione sanitaria non dovesse migliorare la federazione ha lasciato uno spiraglio aperto anche per questa proposta. Nel caso in cui il campionato venga chiuso definitivamente, bisognerà capire se si deciderà di assegnare titolo e retrocessioni sulla base della classifica attuale o se si dichiarerà il campionato nullo, come in tempi di guerra.

Ricapitolando, la FIGC sta lavorando il più possibile per mettere tutte le squadre in accordo. La soluzione del campionato blindato sta trovando alcuni consensi, ma bisognerà attendere ancora un po’ di tempo per capire come e se il campionato di Serie A ripartirà.

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