Dichiaraziione del consigliere regionale Sergio Blasi
“Nei giorni scorsi le società Cogeam e Cisa (Albanese e Gruppo Marcegaglia) hanno presentato ricorso al Tar di Bari contro la delibera con cui il 9 dicembre la giunta regionale localizzava 3 nuovi impianti (recupero carta, plastica e trattamento rifiuti stradali) da costruire sul territorio pugliese con i fondi del Piano per il Sud. Ieri, invece, altre 10 società del settore rifiuti hanno presentato un altro ricorso, sempre al Tar di Bari, contro la delibera con cui la giunta regionale ha approvato il piano industriale di Aqp e in cui si prevede il nuovo ruolo che la società dovrebbe avere nello smaltimento dei fanghi di depurazione.
Il tentativo non dichiarato di entrambe le azioni giudiziarie è fermare il percorso intrapreso dalla Regione per rendere pubblica la gestione dell’ultimo segmento del ciclo dei rifiuti, che avverrebbe attraverso l’ingresso al 50% di Ager (Agenzia territoriale della Regione Puglia) in Aseco, società pubblica controllata proprio da Aqp. Siamo alle solite.
Ecco le lobby private di cui parla il presidente Emiliano, ecco gli interessi che remano contro la gestione pubblica del ciclo dei rifiuti, ecco il vero volto di chi all’interesse di tutti contrappone l’ampiezza del proprio portafoglio.
Invito il presidente Emiliano ad andare dritto per la strada tracciata. La gestione pubblica del ciclo dei rifiuti – vedi la straordinaria esperienza del Consorzio Priula, in Veneto – è l’orizzonte entro cui iscrivere con coraggio gli sforzi di un’intera legislatura, nell’interesse esclusivo dei territorio e dei cittadini pugliesi”.
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