Scu, l’apocalisse delle donne: boss sottomesse

Brindisi. Sono facenti funzioni, ma obbediscono ai mariti in carcere. Fanno le contabili, le vedette, prendono le decisioni, hanno potere, ma sanno stare “un passo indietro”. Il nuovo complesso volto della Scu a Brindisi, nel clan Romano-Coffa

di Stefania De Cristofaro

BRINDISI – Non solo mogli, sorelle e madri: le donne erano “reggenti del clan Romano-Coffa”, in qualità di facenti funzioni degli uomini ristretti in carcere, nei ruoli di direzione al punto da intervenire anche per tenere alto il nome e il conseguente onore dei consorti, tenuta della contabilità e dispensatrici di armi. . .

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