Il mio amico Silvio Berlusconi

Riceviamo e pubblichiamo questa appassionata lettera di Marco Macrì 

 

Sin dall'età di sedici anni è nato in me un sentimento di affetto profondo per il Presidente Silvio Berlusconi

È difficile esprimere ciò che provo poiché ho sempre tentato di capirne il perché provo tutto ciò per un personaggio pubblico che, in fondo, a quell'età era difficile pure immaginare di poterci parlare o anche solo stringere la Sua mano. Ma, raggiunta la maggiore età, iniziando un percorso politico in Forza Italia qui a Melissano (Le), si presentarono le prime occasioni per vederLo. . .

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2 Thoughts to “Il mio amico Silvio Berlusconi”

  1. Roberta Fiore

    Posso ricordarvi che il signore in questione Marco Macrì, già nel 2012 dai microfoni di Radio 24 era in polemica con Nicole Minetti? Vi riporto una parte del testo che troverete su un sito di gossipstile.it (“Si deve dimettere. Ha ragione Sabina Began. Ci sono donne come la Minetti che sono più amiche del chirurgo plastico che del popolo. Ma non è diversa da tante altre che girano intorno al presidente. Un’ingrata”), che al telefono si era permessa di denigrare la terga flaccide del Cavaliere, arrivò in soccorso Marco Macrì, protagonista di innumerevoli discese in campo per salvare la faccia di Silvio e protagonista di una visita a Villa San Martino. Diversamente da tanti giovani berlusconiani, non li difetta l’estrema coerenza, al limite della devozione e anche oltre. “Silvio è il mio terzo padre, dopo mio padre biologico e dopo Dio stesso. Quando avrò un figlio lo chiamerò Silvio, a seconda se uomo o donna. Le guancie e le mani di Silvio profumano di rosa”. Non lo sfiora il benché minimo sospetto su un’eventuale imbalsamazione. Escluse anche le allucinazioni olfattive, di fronte all’incredulità dei conduttori, Macrì giura : “E’ la verità! Le mani di Silvio profumano di rosa. E’ qualcosa di soprannaturale”. E, ovviamente, si conferma “unto dal Signore” nella visione mistica del suo discepolo, tutto calato nella parte di Pietro, sebbene non troppo pentito: “Grazie a Silvio ho avuto in dono la fede, lui è veramente benedetto da Dio. Illuminato e protetto, altrimenti non ci sarebbe un’altra occasione dopo tutto quello che è successo e la volontà di distruggerlo”. Che Berlusconi di ricandidi, insomma, era anticipato in qualche profezia: “Era ora che scendesse in campo”.
    …. Vi rendete conto del personaggio? Al posto suo mi vergognerei!!

    1. Leo Coletta

      Non ci dimentichiamo neanche però che nel 2015 i giornali riportavano la notizia della sospensione del processo di questo soggetto mentre lui faceva pubblicare sui social che era stato assolto! Ecco il testo scritto da giornalisti amici suoi e diversi blogger tipo Gabriele Fucilone ” Si conclude con una piena assoluzione, a Napoli, anche per il “fedelissimo” di Silvio Berlusconi, Marco Macrì di Lecce. Piena assoluzione potremmo dire in altri casi, ma sospensione del processo poichè “il fatto non sussiste” dunque decadenza a tutti gli effetti delle accuse lanciate verso il Macrì nel lontano 2012, anno in cui il giovane entrò nel girone d’inchiesta che attraversò l’ex premier Silvio Berlusconi. Diversi i capi d’accusa, il giovane Macrì indagato inoltre per oltraggio al magistrato. L’oltraggio a un magistrato è un delitto di oltraggio, che punisce colui che “offende l’onore e il prestigio di un magistrato in udienza” (articolo 343 codice penale). La pena prevista è la reclusione fino a 3 anni.
      Si tratta di una tutela penale “specifica”, che l’ordinamento accorda a questa categoria di pubblici ufficiali in ragione del rispetto dovuto alle funzioni giurisdizionali a loro attribuite.
      Negli altri casi, infatti, chi offende l’onore o il prestigio di un pubblico ufficiale può essere penalmente responsabile ai sensi dell’articolo 341-bis codice penale, che punisce appunto chiunque, in luogo pubblico o aperto al pubblico e in presenza di più persone, offende l’onore ed il prestigio di un pubblico ufficiale, mentre compie un atto d’ufficio ed a causa o nell’esercizio delle sue funzioni. Macrì querelò nel 2012 il pm Ilda Boccassini per falso ideologico ma le questioni inerenti quel processo sono sottoposte ad ulteriore revisione dagli organi di accusa. L’assoluzione di Macrì riguarda invece il secondo processo in cui il giovane fu coinvolto nel lontano 2011 durato circa quattro anni. Propensione alla pena pecuniaria che ammontava sulle cinquemilasettecento euro anziché quattro anni e diciassette giorni di reclusione.
      In questo delitto il magistrato riveste solo la qualifica di soggetto danneggiato. La persona offesa dal reato è, invece, da considerarsi lo Stato, titolare della funzione giurisdizionale in senso lato. Da Arcore giunte a Lecce le congratulazioni con il giovane Marco Fernando Macrì di Melissano che, da anni ha ormai abbandonato la scena politica.” Mi vergogno io da salentino! In piena emergenza Coronavirus, mentre gli italiani muoiono, il soggetto in questione (Macrì) ha tentato di raggiungere Berlusca, rifugiato a Nizza ed è rimasto bloccato a Milano. Tanto per spiegarvi il tipo.. Se riesci a raggiungere il tuo capo rimanete a Nizza entrambi!

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