Teacher pride: il mondo dell’istruzione è con la prof sospesa

Tante le manifestazioni di solidarietà a Rosa Maria Dell’Aria, la docente palermitana sospesa per “omesso controllo” su un lavoro dei suoi studenti. Nel giorno dedicato all’orgoglio docente, pubblichiamo la nota del dipartimento ForPsiCom dell’Università di Bari

L’hanno chiamata “Teacher pride”, giornata dell’orgoglio docente: così oggi scuole e università italiane hanno manifestato in sostegno di Rosa Maria Dell’Aria, la professoressa palermitana punita per non aver vigilato sui suoi studenti che, in un video sul tema della Memoria e della violazione dei diritti umani, hanno accostato il decreto legge sulla sicurezza, promosso dal ministro dell’Interno Salvini, alle leggi razziali del periodo fascista. La denuncia dell’attivista di estrema destra Claudio Perconte sui social, poi l’ispezione del MIUR a scuola, infine la decisione: 15 giorni di sospensione e stipendio dimezzato per la docente, colpevole di “omesso controllo”. “Ho sempre lasciato che i ragazzi sviluppassero il loro libero pensiero: è proprio questa la finalità dell’insegnante”, ha dichiarato Dell’Aria. Più di 50 associazioni universitarie hanno firmato un appello congiunto al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, mentre il liceo “Anco Marzio” di Ostia ha lanciato il Teacher pride; vi ha aderito anche il Dipartimento di Formazione, Psicologia e Comunicazione dell’Università di Bari, che in una nota, che pubblichiamo di seguito, esorta a “non rimanere indifferenti”.

La comunità del Dipartimento di Formazione, Psicologia e Comunicazione dell’Università di Bari esprime, in tutte le sue componenti, piena e incondizionata solidarietà alla docente Rosa Maria Dell’Aria di Palermo, sospesa dal proprio lavoro, non per essersi sottratta ai propri compiti di educatrice, bensì per aver assolto al proprio dovere di contribuire alla formazione di menti libere e pensanti, secondo quanto previsto dal mandato costituzionale.

Noi docenti, consapevoli di possedere nel proprio orizzonte educativo la difesa della pluralità nella promozione del senso critico, scevra dunque da posizioni dogmatiche, perseguiamo i principi costituzionali secondo i quali “l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento” e “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero”.

Inoltre, in armonia con i principi dell’umanesimo “a misura di mondo” (Césaire), siamo ben consapevoli della dirimente importanza del pensiero di ogni soggettività nel rispetto della differente provenienza geografica, di genere, di classe, religiosa o laica che sia.

Pertanto, gravemente preoccupati/e da alcuni provvedimenti governativi di natura discriminatoria e liberticida, lanciamo il nostro grido di allarme in risposta ai segnali di una possibile deriva autoritaria, contro la quale intendiamo opporre la nostra più determinata resistenza.

Infine, a difesa della democrazia, nata dalle ceneri del fascismo, esortiamo tutta la comunità universitaria a non rimanere indifferente e manifestare forme di dissenso contro ogni provvedimento repressivo che limiti o metta in discussione la libertà dei cittadini e delle cittadine.

La conoscenza e il suo libero insegnamento sono e saranno il presidio più valido di una sana democrazia.

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