Intervista ad Andrea Cantadori, commissario prefettizio minacciato a Parabita: “Abbiamo toccato proprio quegli interessi che sono alla base del provvedimento di scioglimento dell’ente”
di Marilù Mastrogiovanni
Un biglietto fatto
recapitare in busta chiusa presso il municipio lo invita a farsi i fatti propri, per campare cento anni. La firma è: “Un
amico”. Un linguaggio che àncora la sua efficacia alla condivisione di codici
sociali fatti di omertà e paura, alla base dell’atteggiamento mafioso e del
consenso sociale di cui si nutre ogni tipo di mafia. Andrea Cantadori, coordinatore. . .