Diagnosi dei tumori attraverso il soffio: i risultati della ricerca “made in Puglia”

In corso a Bari la presentazione di Mistral, lo strumento diagnostico sviluppato dal cluster Inside the Breath

“Diagnosi precoce dei tumori? In un soffio!”: è in corso oggi, nell’aula Balab “Guglielmo Minervini” dell’Università di Bari, la presentazione di Mistral, l’innovativo device per la diagnosi di varie patologie, tra cui il tumore del colon-retto e del polmone, i due a più alto tasso di mortalità in Italia.

Mistral nasce dalla ricerca del cluster tecnologico pugliese Inside the Breath (composto dalle aziende Predict S.r.l., Wel.Co.Me S.r.l. e Reti Meridiane e da Dipartimento di Biologia e Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi Aldo Moro di Bari), che ha evidenziato come la presenza di alcuni composti organici volatili (VOCs) nell’espirato sia indice dell’insorgenza di una determinata patologia.

L’incontro di questa mattina, presieduto da Gianluigi De Gennaro (Dipartimento di Biologia, Università degli Studi di Bari) e Donato Altomare (Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti di organi, Policlinico di Bari), prevede l’intervento di chi ha partecipato attivamente al progetto, e può dunque descrivere le diverse fasi operative.

Dopo i saluti di Antonio Felice Uricchio (rettore Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari) e Rocco De Franchi (consigliere per la tutela ambientale, lo sviluppo sostenibile e la decarbonizzazione), l’introduzione di Angelo Gigante (Predict) darà il via ai lavori; alle 10.30, il panel “Breath biopsy per lo screening del cancro colorettale”, tenuto da Donato Altomare (Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti di organi, Policlinico di Bari); alle 11.00, Rosaria Orlandi (Molecular Targeting Unit – I.R.C.S.S. Milano) parlerà di “Sviluppare l’analisi del respiro per una diagnostica oncologica completamente non invasiva”; alle 11.30, il panel “La breath analysis ed il suo possibile ruolo nella diagnostica delle neoplasie del polmone e della pleura” tenuto da Annamaria Catino (Dipartimento di Oncologia Medica – I.R.C.S.S. Bari); alle 12.00, l’intervento di Alessia De Gilio (Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Bari); alle 12.30, il panel “Mistral: la diagnosi in un soffio” con Marco Cardanobile (Predict).

Concluderà l’incontro, alle ore 13.00, il Dott. Vito Antonio Delvino (Direttore Generale I.R.C.S.S. Bari).

Mistral

Nel nostro Paese è ben nota l’alta incidenza di patologie oncologiche alla mammella, al colon-retto, al polmone, alla prostata; meno noto, invece, è che il tasso di mortalità tende ad abbassarsi in concomitanza con l’incremento di attività di screening. Il concetto è semplice: se non possiamo impedire l’insorgenza della malattia, possiamo almeno arginarne l’avanzamento; ma per intervenire tempestivamente occorre diagnosticare quanto prima la patologia.

Dati dell’Istituto Superiore di Sanità dicono che la media nazionale di pazienti target che si sottopongono a screening per il cancro colorettale è del 42,6%: se al Nord si supera il 60%, al Sud si raggiunge appena il 20%. I dati non sorprendono, se si considerano le modalità disponibili attualmente per la diagnosi: la ricerca del sangue occulto fecale (esame dall’elevato rapporto costo/effetto, visto il numero di falsi positivi riscontrati), la rettosigmoidoscopia e la colonscopia (esami invasivi e costosi, sgradevoli per il paziente, che spesso tende a rinunciarvi).

Qui entra in gioco Mistral, il dispositivo che permette di effettuare il campionamento e l’analisi, anche su larga scala, del respiro dei pazienti: non è invasivo, è rapido (l’esame dura circa 4 minuti), economico, portatile, GDPR compliant e trasversale a diverse patologie, oncologiche e non.

Tutto questo lo rende adatto a screening di massa in studi medici, farmacie e poliambulatori.

Il funzionamento è molto semplice: il paziente espira nel boccaglio monouso fissato sul dispositivo; Mistral deposita il campione raccolto all’interno di una provetta estraibile, che verrà prelevata ed inviata ad un laboratorio specialistico, nel quale verrà effettuata l’analisi vera e propria. Una volta pronto, il referto verrà inviato al punto di campionamento di riferimento, dove sarà a disposizione del paziente. In questo modo, verrà sottoposto ad esami più approfonditi solo chi ne ha realmente bisogno. 

Mistral si pone così come uno strumento win win: è utile al paziente ma anche al sistema sanitario nazionale, grazie alla riduzione dei costi e delle liste d’attesa. Non solo: l’archiviazione, in un database cloud, di tutti i campioni di respiro raccolti permetterà analisi epidemiologiche su larga scala; una risorsa in più per studiare la genesi dei tumori, tutelando nel contempo la privacy dei pazienti.

Le sperimentazioni cliniche di Mistral hanno avuto inizio a marzo 2019. L’obiettivo è che il device possa essere presto messo in produzione su larga scala.

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