di Barbara Toma
Santa Lucia martire, che porti la luce e proteggi la vista,
te lo chiedo da atea: ti prego, dammi la forza di continuare a scorgere bellezza e illuminare i miei passi nelle tenebre.
Che la notte è nera, ma il buio che mi circonda è niente rispetto a quello che ci invade da giorni.
Faccio come consigliano i monaci tibetani: riconosco il mio malessere, lo accolgo, gli dò il benvenuto e poi lo osservo da lontano, non lo combatto, lo accetto e al contempo ne prendo le distanze.
Sono pigra, poco paziente e tendenzialmente intollerante.
Adoro il. . .