Il “Diario Corale” di Lamberto Pignotti in mostra a Galatina

di Antonio Lupo

Cinquantaquattro opere di Lamberto Pignotti sono esposte presso il Palazzo della cultura “Zeffirino Rizzelli” di Galatina (LE) fino al 30 novembre (mostra a cura di Salvatore Luperto e Anna Panareo). Si riferiscono ad un arco cronologico di storia recente, ripresa nel vissuto sociale e individuale: dall’immagine della rivoluzionaria protesta giovanile datata 21 agosto 1962 a quella che ritrae gli esponenti dell’ISIS nel museo di Mosul, mentre distruggono le sculture dell’antica città assira di Ninive ( 27 febbraio 2015).

Eventi storici di un passato prossimo si alternano in sequenza a scatti fotografici desunti dalla ordinaria realtà quotidiana, in una dimensione cronachistica, tra scorci di strade di un paesaggio, appunto, corale. Visioni sfumate e ingiallite dal tempo costituiscono, così, il diario di tutti, poiché, come ci dice l’autore, “portano idealmente anche la vostra firma”.

Lamberto Pignotti

Dall’ ingegno versatile, scrittore, poeta (Prix lettèraire Bernard Heidsieck 2018, Centro Pompidou, Parigi), giornalista e saggista, Pignotti ha alle spalle fervide e ricche esperienze di sperimentazione verbovisiva fin dal 63, come cofondatore del Gruppo 70. Nello stesso anno partecipa al Gruppo 63 con Sanguineti, Balestrini, Giuliani, Eco.

Sempre sensibile alla cultura provocatoria delle avanguardie e alla critica dei linguaggi mass-mediali, non ha mai smesso di suscitare interesse con i suoi libri d’artista e le sue tavole pittoriche , con i suoi collage, frammenti di carta stampata rielaborati in coinvolgenti composizioni di insiemi figurativi e letterari. Per tutti questi motivi non potevano certamente mancare sue opere al Museo MACMa di Matino,dove si possono ammirare Visibile-invisibile del 1983 e My dear del 1996. Due dei suoi lavori (1996 e 2003) sono inoltre in mostra all’interno della rassegna Costanti Varianti, presso l’ex pretura di Noci (Bari) fino al 9 gennaio 2019.

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