Balle sul tubo (seconda parte). All'indomani della débâcle elettorale del 4 marzo, il Ministero dell’Ambiente concede in fretta e furia il "nulla osta" senza la necessaria documentazione
Il tubo (il cosiddetto micro tunnel di approdo) che collegherà il gasdotto Tap che arriva dall’Albania con la spiaggia di San Foca, è esente da ogni Valutazione di impatto ambientale (Via. . .
TAP dei costi pazzeschi che il Governo e Confindustria Roma sottovalutano o non sanno calcolare.
Divulghiamo i veri costi del Tap da noi sempre denunciati al Governo e Regione con comunicazioni urgenti al Tribunale di Lecce a cui abbiamo fornito le formule mondiali per calcolare le distanze delle case da gasdotti in modo che non ci siano ulteriori morti.Poi la posidonia è protetta da accordi mondiali che il Tapviola perchè non si puo’ costruire gasdotti sopra o sotto praterie di posidonia esistenti.Il Tap lo sapeva e ha violato ogni accordo dicendo che facva un microtunnel che uccide lo stesso le posidonie che sono piante marine radicate e non alghe.Infina viola la Seveso negli allegati gas.
-120.000 morti da emissioni metano precursore ozono che provoca cancro(fonte OMS)
-distanze non rispettate calcolate in base a formule mondiali dove si entra con pressione e spessore tubo acciaio.Confermiamo 2 miglia,quasi 4 KM.
-se esplode a Melendugno ci sono 250 morti
-posidonia protetta in tutto il mondo ed è vietato costruire gasdotti sopra e sotto
-danni per impiego forze ordine contro art.21 Costituzione protesta libera costo 200.000 euro da addebitare a TAP.Il Parlamento non ha firmato Accordi Internazionali e non ha avvallato la priorita’ del gasdotto dato che esiste il metano rinnovabile da pompaggi.
-danni Salento 4 miliardi
-danni alla pesca 1 miliardo
Nessuna penalità da pagare in caso di recesso, nessun costo calcolato dallo Stato italiano, nessun risparmio sulla bolletta. La smentita del Ministero delle sviluppo economico alle fake news diffuse dal Governo.Non è prevista alcuna penalità a carico dello Stato italiano nel caso in cui il Governo dovesse bloccare i lavori del gasdotto Tap.Anzi
-il DEF deve levare 17 miliardi annui di incentivi fossili x 30 anni=510 miliardi
-Il DEF deve levare 5 miliardi annui di capacity market gas x 30 anni=150 miliardi.Denuncia gia’ sottoposta a Commissione EU Vestager x aiuti di Stato e blocco metano rinnovabile da droelettrico in pompaggio.
-Il DEF deve levare 2.000 miliardi di spreco TAP che aggrava le bollette x 30 anni
-IL DEF non puo’ bloccare pompaggi e metano rinnovabile con carburanti FTS;vale 125 miliardi annui x 30 anni=3750 miliardi.
2.Non è mai stato calcolato alcun costo di “fuoriuscita” dal progetto.Anzi a Milano c’è un processo per corruzione internazionale tramite una Fondazione che prese soldi.Se il Tribunale condanna,è automatica la condanna europea e salta il TAP.Il gas naturale non è un surrogato di combustibili fossili ma elimina per sempre le energie rinnovabili ed il metano rinnovabile? Difatti la controprova deriva dalla battaglia in corso per levare gli incentivi all’idroelettrico e fermare i pompaggi che consentono l’eccesso di energia ogni giorno che permette di produrre metano rinnovabile.Enea ha detto che non ci sono piu’ siti pompaggio ma ha sbagliato dato che ne esistono 30.000 ed il mare e Caffese ne ha scelto 300 per cui Enea ed Arera con Saglia hanno fatto sbagliare Governo e Mise e sono colpevoli del disastro TAP.
Fortunati voi in puglia che il gas lo prendete dall’aria. Pensate a noi poveretti del nord che dobbiamo comprarlo da putin.
Si informi meglio. Al nord il gas si prende dal sottosuolo nel mediterraneo e in Emilia Romagna, dove c’è anche lo stoccaggio per venderlo più caro quando c’è maggiore richiesta. Viviamo con il gas spinto ad alta pressione nel sottosuolo, sotto il culo che, oltre a pericoli vari, produce anche gravi problemi di subsidenza.
Walter, il Tap su suolo italiano e le opere connesse per collegarlo a Minerbio ed al resto d’Europa, lo si paga noi in bolletta per legge (481/95). Del gas trasportato dal Tap, poi, ne vedremo poco quanto niente perché della produzione Azera nelle possibilità di trasporto del Tap è già stabilità la disponibilità per i vari acquirenti. C’è Hera con i suoi 300 milioni di mc ed Enel, che non ha voluto rendere noto il quantitativo (forse ha opzionato, non acquistato), su 20 miliardi di mc in complessivo che attraverseranno l’Italia. La Germania ha già acquistato 10 miliardi di mc. Poi i risparmi in bolletta grazie al Tap sono tutti una favola, basta leggere il SIN2013 ed il SIN2017 (documenti ufficiali del Mise) ed ascoltare le audizioni parlamentari dei CM di Tap per comprendere che sono in parte auspici che si fanno su un ipotetico conseguente comportamento di Gazprom ed in parte stravolgimenti di quello che è scritto in realtà nei due SIN del Mise. Se poi riportiamo il tutto ai consumi italiani (arrivati negli anni ad un picco di circa 60 miliardi di mc ed in discesa per il risparmio energetico che si va attuando) si può valutare il reale impatto che può avere il Tap, adesso e nel futuro. La cosa rilevante, invece, è che i Paesi UE sono in una costante crescita di richiesta di gas estero. Il che da senso all’opera Tap. Quello, però, che pochi si domandano è: perché si è scartato il percorso balcanico, più breve e meno problematico dal punto di vista tecnico? Forse il motivo è che buona parte del percorso lo paghiamo noi italiani in bolletta, insieme a tanti altri costi inerenti questo gas da portare agli “amici” tedeschi.