Angelo Rizzo e Daniele Manni, fermati nella notte, sarebbero gli esecutori del delitto. L’inchiesta sul gruppo era già aperta da tempo
di Thomas Pistoia
Sarebbero Daniele Manni, 34 anni, e Angelo Rizzo, 23, gli assassini di Francesco Fasano, il giovane di Melissano ritrovato morto sulla Melissano-Ugento la notte tra il 24 e il 25 luglio scorsi.
I due, fermati su ordine dei due magistrati responsabili delle indagini, Guglielmo Cataldi, procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Lecce, e Stefania Mininni, sostituta procuratrice, fanno parte di un gruppo criminale che faceva affari spacciando droga in tutto il Sud Salento.
Insieme a Manni e Rizzo, questa notte, sono finite in carcere altre otto persone: il padre e il fratello di Daniele Manni, Luciano (65 anni) e Maicol (27 anni), Pietro Bevilacqua (32 anni), Antonio Librando (51 anni), Biagio Manni (50 anni), Luca Piscopiello (37 anni), Luca Rimo (35 anni) e Gianni Vantaggiato (48 anni).
Il gruppo era da tempo nel mirino delle forze dell’ordine, che hanno seguito sin da subito la pista dell’associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti per rintracciare i responsabili dell’esecuzione di Francesco Fasano, già noto per i suoi legami con il mondo della droga.
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