Il testimone di giustizia Ignazio Cutrò scrive al presidente Conte: “sofferto gravemente il rapporto con lo Stato”

“Sono, da anni, un testimone di giustizia sottoposto alle misure speciali di protezione per avere testimoniato, da persona onesta oltre che incensurata, nel processo contro gli esponenti mafiosi Agrigentini della cosiddetta mafia della montagna”.

A scriverlo al neo presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, al vicepremier Luigi Di Maio e al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, è Ignazio Cutrò.

“Più volte minacciato e oggetto di vili attentati verso la mia azienda – scrive Cutrò –, non ho ceduto alla violenza mafiosa e insieme ad altri testimoni di giustizia abbiamo costituito l’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia. Insieme a questi miei valorosi compagni di viaggio abbiamo dato il nostro contributo affinché la figura del testimone di giustizia fosse introdotta nel nostro ordinamento giuridico; inoltre, nel corso degli anni, ci siamo fatti promotori di alcune proposte di legge (poi elaborate proprie dalla Commissione Parlamentare Antimafia, dal Parlamento e dalla Regione Sicilia) volte all’assunzione dei testimoni di giustizia nella pubblica amministrazione”.

Ignazio Cutrò

“Le scrivo – continua il testimone di giustizia – per dirLe che in questi lunghissimi anni i testimoni di giustizia hanno sofferto gravemente il rapporto con lo Stato incapace a comprendere, sino in fondo, come i testimoni di giustizia fossero persone ben diverse dai collaboratori di giustizia. Abbiamo vissuto un dramma di proporzioni enormi per noi e le nostre famiglie e se non abbiamo ceduto alla rassegnazione e alla disperazione lo dobbiamo a chi, pur vivendo le nostre stesse fatiche e inquietudini di testimone, ha saputo trarre dalla propria storia la forza ed il coraggio della speranza. Piera Aiello è stata ed è una testimone di giustizia, oggi eletta alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Marsala, divenendo, con poco meno di 80.000 voti la prima Parlamentare della Repubblica Italiana con lo status di testimone di giustizia. Il coraggio e la testimonianza di Piera Aiello ha rappresentato, per Noi testimoni di giustizia, un punto di riferimento fondamentale”.

“In questi anni, Piera, con la quale è nata una sincera stima e amicizia, ci ha spronato a guardare avanti fiduciosi, certa che le istituzioni avrebbero certamente compreso il valore della nostra scelta di denuncia e, più in generale, il valore degli Onesti. Oggi, deputata alla Camera, la Sig.ra Aiello può legittimamente rappresentare il volto del cambiamento del Paese così come lo rappresentano gli altri Deputati e Senatori del Movimento Cinque Stelle. Il Movimento Cinque Stelle, candidando una testimone di giustizia alla Camera dei Deputati, ha imposto il silenzio a coloro che, in questi anni, hanno teorizzato che i testimoni di giustizia, una volta resa la testimonianza nel processo, avrebbero dovuto – come ha sottolineato l’allora Procuratore Maurizio De Lucia, membro della Commissione Centrale del Ministero degli Interni, durante il convegno “Il processo di mafia trent’anni dopo (14-15 ottobre 2016) – “scomparire dalla circolazione perché allo Stato servono i collaboratori di giustizia, quelli con le mani sporche di sangue…”. Noi testimoni di giustizia crediamo che Piera Aiello possa ricoprire, con disciplina e onore, l’incarico di Vice Ministro dell’Interno e di Presidente della Commissione Centrale ex art. 10 legge 82/91 (organo al quale spetta la responsabilità politica del presente e del futuro della vita di tanti testimoni di giustizia) come segno tangibile di quella tanto agognata discontinuità operosa, necessaria per tornare “a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità””.

Chi altri, se non Piera Aiello, può realmente contribuire a costruire e consolidare una società libera dalle Mafie, capace di offrire ai suoi cittadini onesti tutto il sostegno possibile contro la violenza e la prepotenza mafiosa. Piera Aiello rappresenta tutti i testimoni di giustizia che hanno sacrificato e continuano a sacrificare le loro vite per Lo Stato. Piera Aiello, oggi, è un Esempio tangibile di Verità e Giustizia. Per questa e per molte altre ragioni Le chiedo, a nome di tutti i testimoni di giustizia, di prendere in considerazione la nostra proposta. Le chiediamo, con umiltà e sincerità, di assicurare alla Deputata Piera Aiello l’incarico di Vice Ministro degli Interni. Nel congedarmi, mi auguro di poterla incontrare”, conclude Ignazio Cutrò.

 

Fonte: http://www.scrivolibero.it

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