Predict: azienda come bene sociale

Predict S.r.l. nasce a Bari nel 2008 come distributore esclusivo di tecnologie GE Healthcare per la Puglia e la Basilicata, imponendosi rapidamente come una delle aziende leader nel settore delle apparecchiature elettromedicali e di imaging, delle tecnologie informatiche, dei sistemi di diagnostica e di monitoraggio del paziente.

Fondatore e amministratore della società è Angelo Gigante, ingegnere di Molfetta classe 1976. L’inizio di carriera speso all’interno della multinazionale americana General Electric fino all’idea, dieci anni fa, di aprire una sua attività, circondandosi di collaboratori animati dalla sua stessa voglia di creare un futuro migliore attraverso il lavoro e l’impegno. E le donne e gli uomini di Predict sono tutti “tipi tosti”, persone che non lasciano che le cose accadano ma che fanno di tutto per farle accadere.

Forte di questo sistema di Valori condivisi, unitamente ad una vocazione al perseguimento del bene comune, l’azienda ha sviluppato, accanto all’attività commerciale, una serie di progetti che spaziano dalla ricerca di base all’innovazione tecnologica applicata, dalla formazione alla dissemination scientifica.

Una visione fortemente etica che si è tradotta in risultati economici ragguardevoli: nel 2017, ad esempio, il Financial Times ha inserito Predict S.r.l. al 360° posto nella classifica delle 1.000 aziende europee con il maggior tasso di crescita: il prestigioso “Europe’s Fastest Growing Companies”. Risultato confermato dall’Istituto Tedesco Qualità che ha incluso l’azienda pugliese nel report dedicato ai “300 Campioni della crescita 2018”.

Anche in virtù di questi importanti traguardi economici, Predict ha potuto investire ingenti risorse in ricerca e sviluppo (cosa insolita per un’azienda commerciale). Attualmente i principali progetti in cui l’azienda è impegnata sono due.

Predict è capofila di Inside the Breath, cluster tecnologico co-finanziato dalla Regione Puglia, nel quale i ricercatori delle facoltà di Medicina e Biologia dell’Università di Bari “Aldo Moro”, assieme al personale di altre tre aziende pugliesi (tra le quali Predict che coordina il progetto), stanno lavorando alla produzione di un device portatile in grado di diagnosticare precocemente la presenza di patologie oncologiche (in questa prima fase, il tumore al colon retto) attraverso l’analisi dell’espirato umano. Il prototipo è già in fase avanzata di realizzazione e ha già suscitato grande interesse nella comunità scientifica, ottenendo anche diversi riconoscimenti: il challenge Puglia Premia Salute (2017), il premio InnovaS@lute dell’ARIS (2017) e il Positive Business Award (2018). Dal 17 al 20 giugno 2018, questo cluster “made in Puglia” guidato da Predict ha partecipato al Breath Summit di Maastricht in Olanda, riscontrando grande interesse tra i componenti dell’Associazione Internazionale di Breath Research. La ricerca sarà completata entro la fine di quest’anno.

Un secondo progetto innovativo, stavolta portato avanti autonomamente dall’azienda, riguarda la realtà aumentata in ambito sanitario. Si chiama OPTIP ed è un sistema integrato di comunicazione in olopresenza che consente l’interazione a distanza tra più utenti. Indossando speciali occhiali e agendo col movimento di mani e dita nello spazio virtuale misto rappresentato dal visore, è possibile mostrare “plasticamente” e in tempo reale qualsiasi tipologia di informazione o prassi operativa, che altrimenti necessiterebbe la presenza in loco di un esperto. Nato dall’idea di offrire assistenza tecnica a distanza per la riparazione di apparecchiature elettromedicali, questo sistema integrato ha subito mostrato le sue potenzialità in ambito sanitario in termini di telemedicina e di deospedalizzazione protetta (e non solo). Grazie alla realtà aumentata in olopresenza, ad esempio, un chirurgo può guidare un collega nell’esecuzione di un intervento in real time e dall’altra parte del mondo, così come lo stesso medico può seguire il paziente a distanza, dandogli comunque la percezione multisensorialedi avere lo specialista al suo fianco.

Animatori di questi progetti sono giovani talenti, menti brillanti che hanno deciso non solo di restare nel loro Paese, ma di investire nel territorio il proprio futuro.

Marco Cardanobile è il responsabile di Inside the Breath. “Si tratta di un progetto unico nel suo genere – spiega Cardanobile – attraverso il quale siamo riusciti ad ingegnerizzare un prodotto “all-in-one” in grado di analizzare in tempo reale il respiro umano, individuando l’eventuale insorgenza di determinate malattie. Esiste infatti una correlazione diretta – prosegue il manager di Predict – tra la presenza nell’espirato di determinati composti organici e le patologie. Abbiamo iniziato la ricerca dall’asma infantile e dal tumore del colon ma, potenzialmente, il campo d’applicazione di questa tecnologia è assai più ampio. A breve ultimeremo la fase di campionamento e potremo produrre il prototipo di questa piccola macchina portatile, che amichevolmente abbiamo battezzato “coffee machine”, e che potrà rilevare precocemente l’insorgenza della patologia, semplicemente facendoci soffiare dentro il paziente”.

Monica Carella, giovane ingegnera gestionale è invece la referente di OPTIP. “Un vero e proprio sistema integrato di comunicazione – spiega Carella – che permette di aumentare la realtà circostante, consentendo l’interazione a distanza tra più utenti in olopresenza, attraverso gli strumenti della realtà virtuale: un visore, l’app per smartphone/tablet e un software desktop, più un back-end di gestione delle interazioni”. Prosegue Carella: “ci siamo avvicinati alla realtà aumentata/mista con l’idea di garantire assistenza tecnica a distanza sulle apparecchiature medicali. Utilizzando un semplice caschetto e degli occhiali si riesce ad azzerare la distanza e risolvere rapidamente piccoli problemi, senza bisogno di far intervenire un tecnico esterno. Poi abbiamo riflettuto sull’opportunità di applicare Optip in numerosi altri ambiti, come la medicina e la chirurgia”.

Angelo Gigante è molto fiero di aver messo insieme questa fucina di talenti e di aver portato in Puglia una sanità innovativa, con effetti positivi sulla riduzione dei costi per l’assistenza presso gli ospedali e di diagnosi più rapide e meno invasive. Quando gli abbiamo posto domande sugli ostacoli e le difficoltà del suo lavoro oppure un commento sull’unicità della sua realtà imprenditoriale rispetto al contesto regionale, ci ha tenuto a precisare che “Predict non vuole imporsi come società d’élite ma vuole fare rete con le tante realtà innovative presenti sul territorio”. Gigante rifiuta con forza una visione vittimistica e pessimistica sulla Puglia.

“Ci sentiamo in buona compagnia – insiste –, perché c’è tutta una nuova generazione di aziende che popola il nostro territorio e che ha un approccio innovativo simile al nostro. Ci consideriamo realtà rara ma non unica, che testimonia come in Puglia si possa fare molto, con tanti giovani imprenditori capaci e l’appoggio delle istituzioni”.

Oltre a questi due progetti di ricerca scientifica, Predict ha fondato quattro anni fa la Ultrasound Academy, una vera e propria scuola di alta formazione completamente gratuita e riservata ai medici e agli specializzandi interessati ad un percorso di approfondimento degli aspetti tecnici e clinici legati all’imaging ecografico.

Anche questa iniziativa, come le altre, si sposa all’idea che ogni azienda rappresenta un “bene sociale” che, in quanto tale, è testimone e testimonianza di valori capaci di incidere sul tessuto connettivo della società in cui agisce. Per questo Predict investe, prima di tutto, sulla realizzazione umana e professionale dei propri dipendenti, mettendo la Persona al centro della sua azione.

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