Nuove prospettive per la valorizzazione del patrimonio artistico di Santa Maria della Croce, la chiesa-gioiello di Casarano databile al VI secolo
Di Antonio Lupo*
Foto di Marco Santi Amantini
Toccare il passato, proiettandosi verso il futuro. Si concluderà entro il prossimo mese di luglio il progetto Touch Casaranello, finalizzato, attraverso diverse iniziative culturali e sociali, all’incremento della promozione e della valorizzazione del patrimonio artistico della chiesa di Santa Maria della Croce.
Tra queste, il ciclo di conferenze di esperti nella promozione-valorizzazione-fruizione del prezioso bene storico-culturale; l’ultimo incontro si è tenuto qualche giorno fa presso il prestigioso edificio sacro, da datare all’inizio del VI secolo secondo gli studi più recenti.
Un evento che segue alle numerose attività già realizzate nel corso di questi ultimi due anni da ArcheoCasarano “Origini e futuro”, associazione capofila del progetto, in partenariato con il Comune di Casarano e l’Associazione Domus Dei (Arcivescovato di Ugento).
Dall’ottobre 2016 molto si è realizzato, infatti, grazie all’approvazione di tale progetto, finanziato dal Dipartimento della Gioventù e dei Servizi sociali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a partire dall’ideazione del logo e del sito internet. Come si può leggere nel web, primo veicolo di diffusione della conoscenza del monumento in un circuito di fruizione culturale e sociale più vasto, tanti sono stati gli obiettivi programmati e messi in atto per inserire la chiesa di Santa Maria della Croce nei circuiti di turismo culturale e accelerare così i processi conoscitivi del bene.
Si è ritenuta perciò indispensabile e prioritaria la digitalizzazione dei testi e delle immagini, che come è stato sottolineato dagli specialisti del settore, porta senz’altro maggiore “appeal” e forse anche la conquista di attese potenzialità economiche. Occorre però anche altro, a partire dall’educazione dei più giovani. Per questo motivo è stato opportuno coinvolgerli in laboratori didattici durante i periodi estivi, in percorsi di alternanza scuola lavoro, in concorsi letterari, nella realizzazione di carto-guide in inglese e in tedesco, nella partecipazione a fiere nazionali ed internazionali.
Non è mancato inoltre lo spazio, rivolto ad utenti di ogni età, per cimentarsi in contest fotografici o nell’esperienza di corsi di mosaico.
Varie e molteplici quindi le opportunità, tutte molto interessanti: dall’incontro all’Ambasciata di Berlino alla inaugurazione della strada intitolata ad Arthur Haseloff, primo scopritore all’inizio del XX secolo dello splendore ancora “nascosto” della chiesa: un personaggio sul quale si è soffermato il prof. Ulrich Kuder dell’Università di Kiel con una specifica relazione. Anche l’emissione filatelica di un francobollo appositamente dedicato alla chiesa ha portato alla ribalta il monumento nazionale, suscitando notevole interesse.
La divulgazione di materiale informativo sulle indispensabili conoscenze specifiche, punto di partenza per qualsiasi valorizzazione, ha visto poi con la recente pubblicazione di un volume monografico sui mosaici (F.Danieli, Casaranello e il suo mosaico per aspera ad astra, edizioni Esperidi ) il superamento di un’altra tappa fondamentale, mentre altri saggi sono in corso di pubblicazione.
Chiediamo perciò ad Alessandro De Marco, project manager, evidentemente soddisfatto per i percorsi effettuati, nonché per la visibilità attraverso i social (“Crescente è il numero dei visitatatori, con picchi di 6 mila persone da ogni dove”), che cosa rimane da fare per portare a termine il progetto entro luglio 2018: “Vogliamo concludere le attività con una mostra itinerante, un percorso identitario che illustri i dettagli più significativi del monumento, da portare nel Salento e fuori. Sempre per una maggiore divulgazione vogliamo incuriosire a visitare il contesto della città e del territorio, un’identità da svelare. La mostra vedrà inoltre la pubblicazione di un catalogo “dinamico”, composto da vari fascicoli su argomenti specifici. Sarà necessario poi preoccuparsi maggiormente della tutela del bene, il che presuppone indispensabili interventi di arredo e di protezione”.
*storico, critico d’arte
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