Helmut Dirnaichner, tra gli artisti contemporanei più interessanti in Europa, torna ad esporre nel Salento. L’ha incontrato per il Tacco Antonio Lupo, critico d’arte, storico, poeta, tra le firme storiche del nostro giornale
Di Antonio Lupo
Dopo la partecipazione alla manifestazione tenutasi nel luglio scorso a Presicce, dove aveva fatto ammirare alcuni suoi lavori, magica combinazione sintetica di colori e materia,di forme sospese nell’aria, l’artista bavarese ritorna nel Salento con una mostra delle sue opere più recenti, installate a Nardò presso la galleria L’osanna.
Risponde con piacere ad alcune nostre domande.
Dopo l’esposizione di Presicce, si ritorna a Finisterrae: quale valore ha per Lei questo estremo lembo tra due mari?

E’ stato affascinante per me constatare come le mie opere, con i colori minerali, sono entrate in corrispondenza con gli affreschi dell’ex convento degli Angeli a Presicce. Nel convento, rinato a nuova vita in occasione della manifestazione “Insediamenti“, nei mesi di luglio-agosto, grazie all’entusiasmo dell’Associazione Nous, si è creata un’atmosfera magica e meditativa.
Da quasi quarant’anni sono legato al Salento come importantissima fonte della mia ispirazione artistica. La luce, il senso della materia, la forza meditativa e i rapporti di amicizia mi fanno sempre tornare di nuovo.
Non è la prima volta che espone opere nella galleria d’arte neretina…
Volentieri torno, dopo otto anni, a Nardò per continuare la collaborazione con la galleria L’osanna, presentare il mio sviluppo artistico e portare avanti la comunicazione con le persone interessate all’arte.
Ogni mostra è sempre una sfida per creare un tutt’uno con lo spazio, in questo caso con la volta a stella.
La Sua carriera artistica è in continua evoluzione e richiama un interesse sempre maggiore da parte della critica.Quali sono gli elementi innovativi che caratterizzano i Suoi ultimi lavori ?
Nell’ultimo periodo mi occupo di un pensiero che avevo agli inizi del mio lavoro artistico e cioè il tratto del pennello, come l’acquarello, che con massima concentrazione descrive un andamento lungo e insieme profondo. Nei miei lavori attuali le pennellate hanno acquistato un corpo, creato a mano con i minerali di forma lanceolata; tali forme, sospese, si muovono con le correnti dell’aria.
Nei vari periodi della mia evoluzione artistica ho costantemente inseguito lo stesso silenzio contenuto nella pennellata contemplativa, che oggi nell’installazione “Meteore” trova la sua espressione attuale.
Come non rimanere incantati dai lavori di Dirnaichner ?
Nelle sue opere parte da elementi presenti in natura per trasformarli in combinazioni di forme e colori di grande eleganza estetica.
Rigore ed essenzialità sono alla base della sua ricerca, prima che luce e materia si schiudano in scrigni d’arte.
Così Helmut riesce a emozionare e suggestionare: mettendo insieme cellulosa ed elementi attinti alla natura, siano pietre o minerali, erbe o vegetali,una sintesi che racconta lo spazio e il tempo. Di ciò che è in natura studia le qualità intrinseche, ne evidenzia le trasformazioni: le reazioni ad ogni movimento dell’aria, alla luce cangiante di cui si impregna la materia.
Vivono di luce i colori delle sue installazioni di pittura-scultura,”mossi dal vento dalla pioggia dall’arcobaleno”, come meteore e particelle di un cosmo infinito che non smette mai di sorprenderci.
La mostra sarà visitabile fino al 7 giugno.
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