Emmanuel Macron: “Vogliamo una «sovranità europea»”

// SPECIALE STRASBURGO // Il presidente Francese Emmanuel Macron chiede una “sovranità reinventata” dell’Europa per far fronte alle battute d’arresto nazionali. Ribadisce il concetto dell’esigenza di una forte “sovranità europea”, che non si opponga a quelle nazionali, ma che sia “complementare”

 

Da Strasburgo – Marilù Mastrogiovanni

 

Il Presidente francese Emmanuel Macron ha discusso oggi sul futuro dell’Europa con i deputati e con il Presidente della Commissione Jean-Claude Juncker.

 

“Dobbiamo interpretare la rabbia dei popoli europei”. Questo il primo concetto forte espresso dal presidente della Repubblica francesce Emmanuel Macron nel suo intervento nel Parlamento Europeo, che annuncia anche come da quest’anno lancerà una serie di consultazioni civiche sui grandi temi europei per cercare il coinvolgimento del suo popolo. “È troppo facile accusare l’Unione Europea di ogni nefandezza, – ha proseguito – bisogna invece difendere la necessaria sovranità europea. Serve una sovranità europea più grande di quella attuale, perché – come aveva spoiegato a inizio intervento – “le minacce geopolitiche danno all’Europa una responsabilità grande”.

E l’atteso passaggio sulla guerra in Siria non tarda ad arrivare: “Noi facciamo la guerra ai terrorismi. In abbiamo distrutto tre siti di produzione e trasformazione di armi chimiche. Senza nessuna vittima civile”. E aggiunge: “Nessun contribuente europeo finanzia l’intervento della Francia in Siria. L’intervento è stato deciso secondo le nostre regole democratiche. Va bene parlare di sovranità europea ma nessuno venga a fare lezioni di democrazia in casa nostra”

Il presidente Macron loda in più passaggi il Parlamento europeo: “rappresenta la sede della legittimità europea, della sua responsabilità e, quindi, della sua vitalità. È qui che si gioca la partita del futuro dell’Europa. È qui che dobbiamo ancorare la rinascita di un’Europa guidata dallo spirito stesso dei suoi popoli. Auspico che si possano superare le scissioni tra il Nord e il Sud, l’Est e l’Ovest, i piccoli e i grandi, le battute d’arresto nazionali”.

E incassa il paluso del Presidente della Commissione Europea Jean-Claude Junncker: “Complimenti, è tornata la vera Francia. Vorrei che il divario che divide la di est e ovest fosse riempito. L’amicizia francotedesca però non basta. Serve apporto degli altri Paesi”.

Ed effettivamente, a un anno dalle elezioni europee, il dibattito è apparso come un braccio di forza tra Stati: “la nostra responsabilità nei prossimi mesi è quella di organizzare il vero dibattito europeo, di avere delle scadenze europee che consentano ai nostri popoli di operare una scelta” – ha detto Macron.

Poi il passaggio (molto atteso dall’Italia) sul tema dell’immigrazione: “Sulla gestione delle migrazioni Francia e Italia agiscono in sincronismo perfetto. Si ad asilo comune, cioè stesse regole in tutti gli Stati per accoglienza. Serve un’Agenzia europea per finanziare chi accoglie. Ora accogliamo male: troppe attese e scarsa integrazione”.

Emmanuel Macron parla al Parlamento europeo

 

Porgendo il benvenuto a Macron, il Presidente del Parlamento, Antonio Tajani, lo ha ringraziato per la sua partecipazione a un vero dibattito con i deputati. “L’avvenire dell’Europa si gioca adesso e inizia qui, nel cuore della democrazia europea. È ora di trasformare questa visione in realtà: un’immigrazione controllata, una politica estera e di difesa forte per un’Europa in sicurezza”, ha dichiarato.

La maggioranza dei leader dei gruppi politici del Parlamento ha accolto con favore lo slancio pro-europeo del Presidente Macron, come pure il ruolo della Francia nel recente intervento militare congiunto in Siria, chiedendo al contempo una maggiore unità europea e la creazione di un esercito europeo. Altri deputati hanno evidenziato le sfide che l’Unione Europea deve fronteggiare attualmente: combattere il terrorismo, gestire la crisi migratoria, le tecnologie digitali e il completamento dell’Unione economica e monetaria.

 

Ecco i video degli interventi (cliccare sui rispettivi link):

 

Antonio Tajani, Presidente del Parlamento europeo

Emmanuel Macron, Presidente della Repubblica francese – Prima parte

Emmanuel Macron, Presidente della Repubblica francese – Seconda parte

Jean-Claude Juncker, Presidente della Commissione europea

Manfred Weber, PPE

Udo Bullmann, S&D

Syed Kamall, ECR

Guy Verhofstadt, ADLE

Philippe Lamberts, Verdi/ALE

Patrick Le Hyaric, GUE/NGL

Florian Philippot, EFDD

Nicolas Bay, ENL

Replica del Presidente Macron

 

 

Contesto

Macron risponde alle domande dei deputati

Il Presidente della Repubblica francese, è stato il quarto leader europeo a discutere del futuro dell’Europa con i deputati, dopo il dibattito del Primo ministro Irlandese Leo Varadkar del 17 gennaio, quello del Primo ministro croato Andrej Plenkovic del 6 febbraio e quello del Primo ministro portoghese António Costa del 14 marzo.

I prossimi dibatti si terranno in maggio con il Primo ministro belga Charles Michel (sessione di Bruxelles) e con il Primo ministro lussemburghese Xavier Bettel (sessione di Strasburgo). La Cancelliera della Repubblica federale di Germania Angela Merkel interverrà in Aula a novembre.

 

 

Gli applausi al presidente francese al termine del suo intervento al Parlamento Europeo

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