Puglia, la carica delle 111 biblioteche

Centoundici nuove biblioteche pubbliche e investimenti per 120milioni. Sono i numeri dell’avviso pubblico “Community library” della Regione Puglia. Che punta sulla condivisione della conoscenza

di Francesca Rizzo

Centoundici progetti ammessi a finanziamento, ventiquattro non finanziati per esaurimento delle risorse, ventisette dichiarati inammissibili dalla commissione: ecco i numeri dell’avviso pubblico regionale “SMART-IN Puglia – Community Library, Biblioteca di comunità: essenza di territorio, innovazione, comprensione nel segno del libro e della conoscenza”.

L’invito a presentare idee nuove per sviluppare biblioteche di comunità con il sostegno finanziario della Regione Puglia è stato rivolto a enti pubblici locali (città metropolitane, province e comuni, anche in forma associativa), istituti scolastici e/o scuole pubbliche, e Istituti universitari pubblici; l’obiettivo, promuovere sì la lettura in sé e la sua valenza culturale, ma soprattutto modernizzare il modo attraverso il quale questa viene sostenuta ed incoraggiata: “svecchiare” il concetto classico di biblioteca incrementando i servizi offerti, con esperienze partecipative che vanno dal bookcrossing (lo scambio di libri) alla gamification (l’attuazione di esperienze ludiche applicate alla lettura), in un’ottica inclusiva, per abbattere ostacoli quali la disabilità e le discriminazioni sociali quali quelle di genere e religiose. Tra gli interventi finanziabili hanno trovato infatti spazio l’adozione di supporti tecnologici per l’accesso facilitato, libri tattili, in Braille e altri sistemi di accesso alla lettura per eliminare le barriere percettive, e la pianificazione di percorsi di lettura e di didattica che mirino al confronto e all’integrazione. Premiati poi i e modelli di gestione sostenibili, anche nella forma del partenariato con istituzioni e associazioni inerenti.

La Regione ha visto nelle community libraries, o biblioteche di comunità, realtà in grado – si legge nel bando – “di costituire un presidio di partecipazione e coesione culturale della comunità”.

E le comunità pugliesi hanno risposto con entusiasmo, tanto da convincere la giunta regionale ad aumentare per due volte (con deliberazione n. 2288 del 21 dicembre 2017 e deliberazione n. 51 del 23 gennaio 2018) i fondi, a valere sulle risorse dell’azione 6.7 – Asse VI del PO FESR Puglia 2014/2020, “Interventi per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale”: rispetto ai 20 milioni previsti dal bando iniziale, si è giunti ad uno stanziamento complessivo di 120 milioni, 633.583,27 euro.

Svecchiare le tradizionali biblioteche comunali e creare nuovi poli d’attrazione per superare le barriere fisiche e culturali: questo lo spirito dell’avviso “Community library”

Un impegno anticipato già a fine dicembre da Loredana Capone, assessora regionale all’Industria turistica e culturale, che nell’annunciare la pubblicazione del verbale redatto dalla Commissione di valutazione, ha assicurato: “L’azione 6.7 del PO FESR 2014-2020 ha una capienza sufficiente per far fronte all’impegno di fare della Regione Puglia la Regione che ha investito di più e meglio nel sistema bibliotecario territoriale”.

Loredana Capone, assessora all’Industria turistica e culturale della Regione Puglia

“I comuni della Puglia – ha commentato Capone – hanno fatto uno sforzo enorme per partecipare al nostro sogno di dotare il territorio regionale delle principali infrastrutture culturali delle nostre comunità: le biblioteche, in una rete diffusa e capillare. Ci siamo impegnati tantissimo con tutto l’assessorato, il dipartimento, la sezione, per accompagnare questo sforzo. Perciò oggi sfruttare un tale parco progetti è un’opportunità che intendiamo cogliere fino in fondo nella consapevolezza che questa è la migliore risposta alla sfida di incrementare i bassi livelli di lettura, che ancora attanagliano la nostra Regione, e costituisce quel presidio socio-culturale necessario alla ricchezza e al benessere della nostra comunità”.

Le centoundici idee promosse vanno dalla ristrutturazione di edifici in disuso, da adibire successivamente a biblioteca, alla trasformazione di biblioteche comunali in biblioteche di comunità. Ci sono poi progetti di biblioteche open access, di reti bibliotecarie tra comuni limitrofi, di sistemi bibliomuseali integrati e di biblioteche diffuse.

Sul podio delle province bibliofile, il primo posto è occupato da Lecce, con trentadue progetti approvati; seguono Foggia, con ventisette progetti, e Bari, con ventitré. Tredici “promossi” per Taranto e provincia, nove per l’area di Brindisi. Fanalino di coda la BAT, con sette idee vincenti.

La promozione delle biblioteche di comunità è uno dei quattro tasselli, o “macroaree”, del bando unico SMART-IN Puglia, che prevede una serie di politiche per la valorizzazione, la fruizione e il restauro dei beni culturali; gli altri tre tasselli sono “Laboratori di fruizione”, “Teatri storici” e “Emporio della creatività – Botteghe artigiane”.

Il nome del bando racchiude in una sigla parole chiave per il sostegno del patrimonio culturale della regione: Sostegno, appunto, e poi Memoria, Arti, Resilienza, Territorio, Ingegno.

 

Leave a Comment