E la chiamano estate: Valentino Losito debutta come scrittore

Una raccolta ispirata ad elementi autobiografici per l’ex presidente dell’Ordine dei giornalisti della Puglia; appuntamento venerdì 15 dicembre alle 19

Una raccolta di racconti ambientati nella marina barese di Santo Spirito, un amarcord verso un’estate che fu ma che può ancora tornare: è E la chiamano estate – Quando andavamo in villeggiatura, prima opera letteraria del giornalista Valentino Losito. Secondo l’autore, “vivere e scrivere sono un lungo viaggio, un continuo trasloco di pensieri, sentimenti ed esperienze”: le esperienze traslocate nel libro sono quelle vissute da Valentino Losito e dal padre, Lorenzo, nei periodi di villeggiatura estiva nella marina.

Valentino Losito: “Vivere e scrivere sono un lungo viaggio, un continuo trasloco di pensieri, sentimenti ed esperienze”

Il testo verrà presentato proprio a Santo Spirito venerdì 15 dicembre, alle 19.00, in un reading promosso da SECOP edizioni e associazione culturale Fos, con la partecipazione dell’associazione turistica “Pro Loco” Santo Spirito e Costa del Sole. Oltre all’autore, interverranno Raffaella Leone (P.R. di SECOP edizioni), Giovanni Procacci (senatore della Repubblica), Vincenzo Colonna (presidente “Pro Loco” Santo Spirito), Enrica Simonetti (giornalista). Il reading è curato da Franco Leccese, accompagnato da Leonardo Lospalluti.

Giornalista bitontino, Valentino Losito è stato per 25 anni collaboratore della Gazzetta del Mezzogiorno, prima come capo servizio di politica interna e poi come viceredattore centrale. Segretario dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia dal 2007 al 2010, diventa presidente nel 2013, per poi lasciare l’incarico nel 2017.

 

Sostieni il Tacco d’Italia!

Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.

Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.

Grazie
Marilù Mastrogiovanni

SOSTIENICI ADESSO CON PAYPAL

------

O TRAMITE L'IBAN

IT43I0526204000CC0021181120

------

Oppure aderisci al nostro crowdfunding

Leave a Comment