Pulimeno: “Filosofia e fiaba, modi diversi per insegnare a vivere”

L’autrice coriglianese spiega il legame tra il sapere antico e i suoi personaggi, alla vigilia dell’inaugurazione del nuovo Percorso culturale permanente

di Francesca Rizzo

// L’INTERVISTA Che ruolo ha la letteratura in un mondo sempre più aperto agli stimoli del digitale? Un ruolo insostituibile, se riesce a toccare le corde giuste e a farsi portatrice di messaggi sani. Manuela Pulimeno, autrice di testi per bambini e ragazzi, nota anche con lo pseudonimo Primalba, è impegnata da tempo in un dialogo con i giovani e con i loro educatori, sulla scia della pedagogia narrativa, con metodologie dinamiche, al passo coi tempi.

Già tra il 2012 e il 2016, in seguito ad un avviso pubblico promosso dall’Amministrazione comunale, nella villa di Corigliano sono state collocate delle installazioni ispirate ai personaggi della scrittrice; il successo dell’iniziativa ha fatto pensare ad uno spazio dedicato, che diventi punto di aggregazione stabile per i più piccoli: è questo lo spirito del Giardino delle Fiabe, un parco dedicato a bambini e ragazzi, per insegnare loro a “stare al mondo” attraverso personaggi di fantasia, al cui interno trovano spazio totem e statue tridimensionali ispirate a Tino e Rina –  La fantastica avventura della vita e Myrian contro Raymond – La ragazza del destino e il principe del mondo. Il Giardino delle fiabe è parte integrante del nuovo Percorso culturale permanente, che sarà fruibile a partire da questo finesettimana.

Il Tacco d’Italia ha intervistato Manuela Pulimeno, cercando di scoprire qualcosa in più su quest’angolo magico nel cuore profondo del Salento.

Manuela, sabato si inaugura il Giardino delle Fiabe, con protagonisti i Suoi personaggi. Quali valori vogliono trasmettere ai più piccoli?

L’intento dei miei libri è ludico-educativo: ogni personaggio è portatore di saperi, per educare in maniera trasversale anche all’apprendimento delle discipline, e di valori quali il rispetto dell’ambiente e del prossimo. Quello che vorrei trasmettere è un sistema valoriale di impianto cristiano, sulla scia degli insegnamenti di San Giovanni Bosco, che sottolineava la necessità di fare in modo che i ragazzi, attraverso figure adulte di riferimento, sane e mature, possano incidere positivamente nella società. Entrambe le serie, Tino e Rina –  La fantastica avventura della vita” e “Myrian contro Raymond – La ragazza del destino e il principe del mondo” mirano a trasmettere, attraverso contenuti differenziati per fasce d’età,  il senso di responsabilità, il rispetto del prossimo, il valore della condivisione e la voglia di un sano protagonismo giovanile. In “Myrian contro Raymond”, un fantasy oratoriano, si affrontano temi più delicati ma attualissimi come le videodipendenze, il degrado ambientale, il bullismo.

Primalba: “Il Giardino delle fiabe è un luogo per coltivare l’amore per la lettura e seminare valori nei cuori dei bambini”

Rispetto dell’ambiente, integrazione culturale, lotta alle dipendenze: valori da insegnare ai bambini, ma da ricordare anche agli adulti. È possibile un’inversione del ruolo docente/discente? I bambini possono essere portatori di valori positivi per educare i più grandi?

È proprio questo l’intento della pedagogia narrativa: far sì che i bambini interiorizzino questi valori e ne diventino mediatori. Come ha scritto don Pino Pellegrino, una delle mie figure di riferimento, “le cose si fabbricano, gli animali si allevano, gli uomini si educano”. La nostra generazione di  quarantenni non è matura: siamo cresciuti in un ambiente ovattato e non siamo abituati ai sacrifici che invece hanno fatto i nostri genitori e ancor più i nostri nonni. La conseguenza di questo è che cerchiamo di non far mancare nulla ai nostri figli, li facciamo crescere in un consumismo che è però privo di relazioni, di esperienze belle, di valori. Don Pino Pellegrino parla di questo, della necessità di educare persone forti e responsabili.

Pilastro del progetto “Corigliano città del Sapere e delle Scienze” è la filosofia. In che modo filosofia e fiaba, quindi razionalità e fantasia, possono dialogare?

Per quanto basate su metodi diversi, filosofia e fiaba hanno come fine l’educazione, il tirar fuori ciò che ognuno ha dentro di sé. La filosofia è ragione, è pensiero, e in questo si intreccia con la pedagogia. La fiaba ha in sé tanti elementi fantastici, ma è anche molto ancorata alla realtà: pensiamo alla morale che ogni fiaba esprime, anche quello è un insegnamento. Filosofia e fiaba hanno in comune l’insegnare a pensare e a vivere.

Il Giardino delle Fiabe diventerà un punto di riferimento stabile per Corigliano e le zone limitrofe. Come verrà gestito?

Al momento il fulcro attrattivo è rappresentato dalle installazioni. Pensiamo poi di organizzare dei reading di fiabe, classici della letteratura dell’infanzia come Pinocchio, il libro più letto al mondo. Il Giardino sarà un luogo dove portare anche le scolaresche, come ideale prosecuzione del progetto di lettura che stiamo portando nelle scuole. Il parco è già punto di aggregazione culturale per adulti, l’intento è quello di farlo diventare un luogo ad hoc anche per i più piccoli: un luogo per coltivare l’amore per la lettura e seminare valori nei cuori dei bambini.

Un importante collegamento, che verrà presentato proprio sabato, è quello tra Corigliano e Collodi: su cosa si fonda questo legame?

Sono tanti i punti in comune tra Corigliano d’Otranto e Collodi, ad iniziare dalla quercia vallonea, che nella storia di Pinocchio è un simbolo importante; anche il sistema valoriale di riferimento è lo stesso: nei miei testi, l’impianto narrativo è ancorato alla concezione cristiana della vita e alla possibilità di redenzione, la stessa concezione alla quale, secondo la lettura di Giacomo Biffi, è legato il Pinocchio di Lorenzini. Infine, la presenza di installazioni ispirate ai personaggi dei libri: nel 2012, in seguito ad un avviso pubblico, è stato collocato nella villa di Corigliano un totem bifacciale in plexiglass, un simbolo valoriale per i bambini. Anche a Collodi è stata realizzata una’installazione, una statua bronzea basata, tra l’altro, su un progetto artistico vinto da una scuola leccese nell’ambito di un concorso nazionale. Abbiamo voluto invitare all’evento di sabato  il vicepresidente della Fondazione Collodi, Umberto Margiotta, con il quale avvieremo un dialogo proficuo per entrambe le cittadine.

La sindaca Manti ha parlato, in relazione all’intero progetto che ha coinvolto Corigliano, di “turismo del pensiero”: è questa la chiave per il futuro, far rivivere i luoghi coniugando sapere e turismo?

Io sono convinta che i luoghi vadano custoditi e rivalorizzati. Se attraverso la cultura si riesce a promuovere il rispetto per i beni artistici e a dar loro vita, assolutamente sì.

 

// TAGLIO DEL NASTRO PER IL PERCORSO CULTURALE Verrà avviato tra sabato e domenica il nuovo Percorso culturale permanente a Corigliano d’Otranto, Città del Sapere e delle Scienze. Il piccolo borgo, che già la scorsa estate si è fatto teatro di appuntamenti ludico-formativi aperti alla cittadinanza, si avvia ora a diventare punto di riferimento stabile per il turismo culturale nel Salento.

Sabato, alle 16, verrà aperto al pubblico il Giardino delle Fiabe, uno spazio all’ombra della bicentenaria quercia vallonea, pensato principalmente per i più piccoli, ma dove anche i grandi possono trovare spunti su cui è d’obbligo riflettere.

Sabato l’inaugurazione del Giardino delle fiabe e il gemellaggio con Collodi, domenica i busti filosofici: a Corigliano d’Otranto il sapere è per tutte le età

Alle 18.30, in un convegno pubblico all’interno del Castello de’ Monti, alla presenza della sindaca di Corigliano, Dina Manti,  e dell’assessora regionale all’Industria culturale e al Turismo, Loredana Capone, il Percorso culturale permanente verrà presentato dalla sua ideatrice, Ada Fiore, e da chi ha contribuito in maniera decisiva alla sua realizzazione: Salvatore Colazzo, Ordinario di Pedagogia presso l’Università del Salento, e Alessandro Distante, presidente ISBEM (Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo) e Associazione culturale Socrate; interverranno anche Alessandra Beccarisi, presidente del Corso di Laurea in Filosofia dell’Università del Salento, Salvatore Peluso, presidente della sezione leccese dell’Unione Italiana Ciechi, e Umberto Margiotta, vicepresidente della Fondazione Collodi, alla presenza del quale verrà avviato il gemellaggio tra Corigliano d’Otranto e la cittadina resa celebre dalle avventure del burattino Pinocchio: obiettivo ambizioso, far giungere fino ai piedi della quercia vallonea coriglianese la Via europea della fiaba, in fase di istituzione.

Domenica alle 11.30 verranno presentati i busti filosofici interattivi, posizionati all’interno della Villa Comunale: Socrate, Platone, Aristotele e Pitagora racconteranno saperi antichi in chiave contemporanea, attraverso contenuti fruibili attraverso devices mobili, anche dai non vedenti grazie alle indicazioni in braille.

La fiaba per raggiungere i più piccoli, la filosofia per far riflettere i più grandi: il Percorso culturale permanente è un modo per dare vita al borgo coriglianese, educando l’intera cittadinanza e richiamando visitatori in un territorio poco toccato dai flussi turistici tradizionali. “Una simile operazione culturale  – ha dichiarato la sindaca Dina Monti – ha aperto ulteriori vie nel sempre più esigente mercato del turismo, inaugurando un turismo del pensiero”.

Il nuovo Percorso culturale permanente è promosso da Associazione Culturale Socrate Comune di Corigliano d’Otranto e il supporto di Centro Servizi di Volontariato Salento, Associazione Espèro e Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo.

 

 

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