Di Fabiana Pacella
Strategia del bavaglio a mezzo querele temerarie.
Così la presidente di Antiracket Salento, Maria Antonietta Gualtieri, era solita fermare – o almeno ci provava – collaboratori “infedeli” e vittime che dopo essersi rivolte a lei, solevano evidenziare incongruenze e addirittura intimidazioni.
Minacciava querela, insomma. Assistita da legali sempre diversi, man mano che cambiavano i suoi rapporti con gli stessi – dalla fiducia e collaborazione alla defenestrazione il passo poteva essere breve -.
La minaccia di querela, una delle tante, è stata recapitata a mezzo posta anche a Mario – nome di fantasia -, imprenditore di Lecce che denunciò un usuraio alle forze dell’ordine. . .