E’ l’ottavo comune sciolto per mafia in Puglia dal 1991 e il terzo della Provincia di Lecce
Il provvedimento del Consiglio dei ministri, reso noto con un comunicato, era nell’aria da mesi, da quando il prefetto Claudio Palomba aveva chiuso e inviato la sua relazione al ministero dell’Interno.
Al centro di quella relazione, le ultime indagini della Procura di Lecce, gli ultimi arresti di esponenti di spicco del clan Giannelli, che avrebbero garantito l’elezione del vicesindaco Giuseppe Provenzano, a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa.
In cambio dei voti al vicesindaco, il clan Giannelli, tra i clan storici della sacra corona unita, avrebbe ricevuto sostegno economico da Provenzano, che avrebbe anche manipolato gare pubbliche per far vincere aziende vicine al clan. In quell’indagine fu indagato anche l’imprenditore Pasquale Aluisi, titolare di un’agenzia funebre, che avrebbe corrisposto tangenti in cambio di appalti.
Dopo Surbo e Gallipoli salgono così a tre le amministrazioni comunali sciolte per mafia dopo il 1991 (censite da www.wikimafia.it) nel leccese; 5 in provincia di Bari (Terlizzi, Modugno, Gioia del Colle, Trani, Monopoli), uno a Foggia (Monte Sant’Angelo), uno a Brindisi, Cellino San Marco.
L’attenzione della prefettura, della Dia e della Procura è anche concentrata sulla gestione del ciclo di rifiuti che nel basso Salento, attraverso un sistema di proroghe, viene gestita da anni in regime di monopolio da Igeco, anch’essa travolta dallo scioglimento per mafia del comune di Cellino San Marco, dove gestiva il servizio di raccolta dei rifiuti.
Igeco, per il servizio di raccolta rifiuti, aveva assunto alcuni esponenti della scu: due – Giannelli e Mercuri, ora in carcere- nel corso delle passate amministrazioni comunali, uno – un altro Mercuri, nipote dell’esponente della scu già assicurato alla giustizia – nel corso dell’amministrazione attuale.
Eppure Igeco non è stata raggiunta da interdittiva antimafia. E questo è un paradosso.
Igeco continua a gestire col sistema delle proroghe il servizio raccolta dei rifiuti in molti comuni del Salento (e d’Italia). E s’è visto recentemente aggiudicare in via provvisoria l’appalto per il servizio rifiuti a Matino e Parabita. Che hanno dovuto fare un bando ad hoc proprio perché il sindaco di Casarano, Gianni Stefàno, presidente dell’Aro9, ha revocato il bando dell’Aro9.
C’è da attendere dunque ulteriori sviluppi.
IL TACCO HA DENUNCIATO DA QUASI DUE ANNI IL SISTEMA ILLEGALE DELLE PROROGHE NELLA GESTIONE RIFIUTI E IL RISCHIO INFILTRAZIONI MAFIOSE:
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