Stalking e violenze verso le rispettive mogli: arrestati due uomini

Per mesi sono state perseguitate e hanno subito violenze di ogni tipo, fisiche e psicologiche. Poi la denuncia e l'arresto

//VIOLENZA DOMESTICA// Lecce. La Squadra mobile arresta due uomini che da mesi perseguitavano e picchiavano le mogli, minacciandole di morte

Botte, minacce di morte, persecuzioni. E’ l’inferno che per mesi hanno vissuto due donne, una della provincia di Lecce e una della città capoluogo, fino a trovare il coraggio di denunciare. Dopo accurate indagini il personale della Squadra Mobile ha eseguito due misure cautelari richieste nell’ambito di due distinti procedimenti penali dal sostituto Procuratore della Repubblica, Vallefuoco e dal sostituto Procuratore della Repubblica, Stefania Maria Mininni. Nel primo caso il gip ha emesso un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa nei confronti di un cinquantatreenne residente nella provincia di Lecce responsabile del reato di atti persecutori commessi in danno della coniuge da cui è in fase di separazione. I comportamenti persecutori sono stati messi in atto dall’uomo proprio a causa della richiesta di separazione dei coniugi avanzata dalla moglie nella primavera di questo anno. La donna, quarantaquattrenne, è stata infatti continuamente vessata da messaggi telefonici e da telefonate ingiuriose ed offensive. La situazione si è però aggravata agli inizi del mese di settembre quando l’uomo ha iniziato ad inviarle messaggi contenenti minacce di morte. Attesa la gravità del quadro indiziario rappresentato dagli operatori della Squadra Mobile al Pubblico Ministero procedente quest’ultimo ha richiesto l’emissione del provvedimento cautelare che permetterà alla donna di non essere più molestata e avvicinata neanche tramite strumenti informatici. La seconda misura cautelare eseguita dagli operatori della Squadra Mobile è invece quella degli arresti domiciliari, emessa nei confronti di P. E., sessantasettenne leccese, responsabile di maltrattamenti in famiglia, minaccia grave, atti persecutori commessi nei confronti della sua ex convivente, una donna leccese di cinquantasei anni. La donna nelle numerose denunce sporte ha raccontato vessazioni, percosse e violenze psichiche nonché minacce gravi, anche di morte, commesse dall’uomo. Il tutto si è consumato in un periodo che va dall’aprile dello scorso anno fino a pochi giorni addietro. Nel corso delle indagini è stata sequestrata all’indagato una pistola revolver regolarmente detenuta in quanto suscettibile di utilizzo da parte sua per portare a compimento le minacce di morte avanzate contro la ex compagna.

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