Ritorno alla terra. Puglia prima

Cia, numeri positivi in Puglia. Prima in Italia per numero di aziende agricole. Punta tutto su internazionalizzazione e bio

Bari. Prima in Italia per numero di aziende agricole e tra le prime per il settore bio. Segno + per l’agricoltura pugliese. Che punta all’internazionalizzazione

Prima regione italiana per numero di aziende agricole e tra le prime per il settore bio, la Puglia è pronta ad affrontare le crisi strutturali, gli attacchi del falso Made in Italy e gli embarghi dovuti alle guerre (ad esempio non si può più esportare uva angurie e ortaggi in Russia). E’ il messaggio che arriva a conclusione del convegno organizzato dalla Cia (Confederazione italiana agricoltori) “Internazionalizzazione e agricoltura, una sfida da vincere. La Cia verso Expo 2015” oggi nel corso della 78esima Fiera del Levante. “Noi in un Expo che ha sul tema dell'alimentazione il suo cuore pulsante, porteremo il contributo della nostra esperienza, che cerca di mettere insieme il ripristino di cose antiche, la riscoperta di colture e di culture, e quindi la cura delle radici, ma che contemporaneamente ha messo in moto forti processi di innovazione”, è intervenuto Vendola sul ruolo che avrà la Puglia nell'Expo 2015. “Oggi l'internazionalizzazione – ha continuato Vendola – è minacciata da un contesto internazionale che è fatto di guerre e di conseguenti sanzioni economiche. La guerra che veleggia sulla testa dell'Europa tra Russia e Ucraina determina conseguenze sull'agricoltura pugliese: con le sanzioni che impediscono le esportazioni di uva, angurie e ortaggi nei mercati russi che sono invece fortemente interessati alla qualità dei nostri prodotti. Per fare l'internazionalizzazione – ha continuato – bisogna battersi per la pace innanzitutto. Un mondo di guerra è un mondo in cui è difficile diventare protagonisti non impauriti delle dinamiche di globalizzazione”. Patroni Griffi, presidente della Fiera del Levante ha ricordato il ruolo storico della Campionaria barese: “La Fiera del Levante nasce soprattutto come fiera dell’agricoltura, il cuore della Campionaria era un cuore agricolo, chi l’ha vista da bambino ricorderà che la maggiore attrazione non era il luna park ma gli animali vivi esposti in questa fiera, abbiamo ancora esempi di archeologia industriale, proprio qui alle nostre spalle abbiamo le antiche stalle. Per tornare ad oggi, la Puglia è ancora una regione a vocazione agricola, il 17 per cento delle imprese agricole italiane è pugliese, siamo primi in Italia per numero di aziende, e forse il messaggio che l’EXPO2015 deve lanciare è quello di guardare un po’ più a Sud”. “Le nostre potenzialità – ha continuato Patroni Griffi – sono dimostrate dall’ultimo rapporto europeo sul settore fieristico: le manifestazioni su cibo, prodotti agricoli, foreste e pesca rappresentano il settore trainante in Europa, e c’è un ritorno delle Campionarie come format proprio per attirare una clientela più vasta: produttori e consumatori, scuole, università e centri di ricerca. Il prossimo anno ritorna Agrilevante, una manifestazione biennale che mette a disposizione le eccellenze pugliesi anche nei settori innovativi quali il bio, l’eno-gastronomia, e il florovivaismo”. “Dobbiamo fare squadra – ha detto il presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino a Bari in occasione del convegno, nel quale ha anche annunciato che la Cia avrà uno spazio all'interno del Padiglione Italia in occasione di Expo. “Avremo una presenza attiva ed in quello spazio noi porteremo tutti gli interessi dei nostri produttori e non solo, dell’agroalimentare nel suo complesso. Non è una fiera e quindi noi dobbiamo utilizzarla per promuovere l’internazionalizzazione d’Italia e non di un prodotto o di un’azienda. Se faremo questo daremo un contributo al Paese per assolvere l’impegno preso dall’Expo, cioè nutrire il pianeta”.

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