Bergamo. Trofeo nazionale ‘Aldo Garofalo’. La Puglia schiera cinque alfieri: Caputo, Carafa, De Filippo (oro), Gena (argento) e Squeo (oro).E vince
Si è conclusa, nei giorni scorsi la VIIIª Edizione del Torneo Nazionale – ad invito – Guanto d’Oro d’Italia Trofeo “Aldo Garofalo” in programma a Bergamo (dal 27 al 29 giugno). La competizione, indetta dalla Federazione Pugilistica Italiana ed organizzata in collaborazione con l’Associazione Sportiva Dilettantistica Bergamo Boxe, è stata ospitata all'interno del Centro Sportivo “Campo Generale Utili”, in Via Cristoforo Baioni a Bergamo. Sul ring sono saliti i pugili appartenenti alla qualifica Elite, nati dopo il 31 dicembre 1990, per tutte le categorie di peso, di nazionalità italiana e straniera, regolarmente tesserati per l’anno in corso. Alla kermesse, sono stati invitati sette pugili pugliesi, anche se nella categoria dei 52 kg, il 20enne Luigi De Filippo (Acc. Pugilistica E. Iovannelli, San Paolo di Civitate) e il coetaneo Giulio Di Gioia (Kankudai Boxe Bari), hanno dovuto declinare per problemi di diversa natura. A rappresentare a Bergamo il Comitato Regionale FPI Puglia-Basilicata guidato da Fabrizio Baldantoni, quindi cinque atleti: nella categoria dei 60 kg il 19enne Pietro Caputo (Acc. Pugilistica Portoghese, Bari), nei 64 kg il 23enne Michele De Filippo (Pol. Vivere Solidale con lo Sport, Taranto) e il 19enne Giuseppe Carafa (BeBoxe, Copertino); nei 75 kg il 23enne Saverio Gena 23enne (Acc. Pugilistica Portoghese, Bari); infine nei 91 kg il 23enne Claudio Squeo (Quero-Chiloiro, Taranto). Inoltre, nella Giuria d'Appello, ha presenziato il salentino Sebastiano Sapuppo, mentre nelle vesti di Arbitro-Giudice la tarantina Maria Rizzardo. Ad osservare i pugili in gara, Raffaele Bergamasco, Responsabile Tecnico dell'Italia Boxing Nazionali Maschili e Francesco Damiani, Responsabile Tecnico delle Squadre WSB. Nella prima giornata di gare, venerdì 27 giugno, il primo dei pugliesi è stato l'ugentino Giuseppe Carafa (kg 60) il quale ha purtroppo subìto una terribile testata all'altezza dell'arcata sopraccigliare sinistra, da parte dell'avversario Donato Cosenza (Gruppo Sportivo Fiamme Oro). Il direttore di gara, esattamente dopo 2 minuti e 45 secondi dall'inizio della seconda ripresa, ha deciso di decretare la fine dell'incontro prime del limite. Ovviamente, all'angolo di Carafa l'amarezza è stata decisamente grande, considerato che l'infortunio ha determinato la chiusura delle chance di proseguire l'avventura. Anche per l'altro rappresentante schierato nei 60 kg, il barese Pietro Caputo, la prima giornata non ha fruttato la posta in palio: nella sfida contro Fateh Benkorichi, ha visto la vittoria ai punti (2-1) per il lombardo. Nella categoria dei 64 kg, il foggiano Michele De Filippo, si è imposto al cospetto del toscano Vairo Lenti, imponendosi con il verdetto di DQ (squalifica) a 2 minuti e 45 secondi della terza ripresa. Vittoria ai punti, nei 75 kg, ad opera del barese Saverio Gena, vincendo ai punti contro il lombardo Igor Sevostianov (2-1).

A sinistra, De Filippo Infine, la prima giornata, nella categoria dei 91 kg, il molfettese Claudio Giuseppe Squeo, ha vinto ai punti (3-0) contro il lombardo Karim Salem.

A destra, Squeo Nella giornata riservata alle semifinali, De Filippo, nei 64 kg, ha costretto il laziale Giuseppe Scordo, ad abdicare, per ferita, dopo 2 minuti e 2 secondi dall'inizio della seconda ripresa. Affermazione ai punti, nei 75 kg per Gena, contro Carmelo Morello (Emilia Romagna): il finale è stato di 2-1 per il pugliese. Infine, netta affermazione nei 91 kg per Squeo, al termine del match contro Gheorghe Onuta (Emilia Romagna). Domenica 29 giugno, è la giornata riservata alle finali. Nei 64 kg, De Filippo ha incrociato i guantoni con il laziale Sebastian Mendizabal. Al termine del match, il pugile foggiano ha superato l'avversario in un match spettacolare ed equilibrato, ottenendo il suo primo alloro in questa competizione. Nei 75 kg, Gena ritrova anche nell'edizione Giuseppe Perugino (GS Fiamme Oro). Sul gradino più alto del podio è salito nuovamente Perugino (3-0), capace di conseguire una doppietta dopo il trionfo della passata edizione. Infine, nei 91 Kg il confronto per l'alloro di vincitore ha visto agli angoli opposti del ring da una parte Squeo e dall'altra Emanuele D'Ippolito (Eagle ASD). Squeo si è portato a casa il Trofeo dorato, avendo la meglio per 3-0 sul pugile siciliano. «L'inizio della mia avventura credevo potesse riservarmi qualche insidia maggiore, considerato che con Lenti, ho condiviso qualche convocazione in nazionale – commenta il foggiano Michele De Filippo, vincitore nei 64 kg – Nella seconda giornata ho vinto per ferita, mentre in finale, ho accusato qualche problema alla mano, quindi ho cercato di gestire al meglio il match, garantendo sempre un'andatura propensa all'attacco e alla spettacolarità. Voglio cercare di curare al meglio la tecnica, cercando di giungere sempre fino in fondo. La vittoria del Guanto d'Oro, rappresenta l'occasione per rilanciarmi nuovamente in nazionale. Ammetto di aver commesso qualche errore in passato, quindi ho solo voglia di voltare pagina e di guardare al futuro con rinnovate ambizioni». «Ho iniziato con una buona dose di tensione ma poi una volta sul ring mi sono sbloccato, anche se ho ricevuto una testata che mi ha costretto a proseguire con una certa apprensione – spiega il molfettese Squeo – Dopo la vittoria contro Salem, ho affrontato Onuta, avversario decisamente più ostico ma grazie ad una strategia azzeccata ho superato il confronto alla grande. In finale, ho trovato un avversario molto alto e tecnico (D'Ippolito, ndr), quindi si è sviluppato un match insidioso ed intenso, anche se la stanchezza ha cominciato a prendere il sopravvento. Dopo aver dimostrato in questi anni le mie qualità sul ring, chiedo di essere aiutato a crescere e migliorare; sono certo di poter dare ancora molto al pugilato, quindi vorrei potermi interfacciare anche con lo staff della nazionale».
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