San Paolo non 'benedice' Tap

Galatina. Dopo le polemiche per la sponsorizzazione da parte di Tap della festa-simbolo del Salento, i cittadini si esprimono contro il gasdotto

C’era persino il parroco che non voleva farsi tirare per la tonaca. E il sindaco, che non voleva farsi tirare per il gonfalone. E i componenti il comitato di una delle feste più salentine che mai, quella di San Pietro e Paolo di Galatina. Parliamo di Santu paulu meu de le tarante, mica una delle mille pur bellissime sagre che colorano d’estate le piazze del Salento, che hanno a che fare col folkore del territorio ma non con la sua identità, con il genius loci, cui invece attiene Santu Paulu e la sua festa. Dispiaciuti, tutti, dall’Amministrazione comunale al parroco al comitato feste per essere stati usati da Tap, il Trans adriatic pipeline, il gasdotto che dovrebbe sbarcare a S. Foca, per diffondere, attraverso una delle feste più sacre per i salentini, l’immagine del gasdotto. “Non sapevamo, non volevamo, ci dispiace”, queste le frasi più ricorrenti. Il comitato No Tap ha illustrato il progetto alla cittadinanza, assiepata nel Palazzo della Cultura. E’ stata anche avanzata la proposta di costituire un “supercomitato” che monitori sull’eticità delle sponsorizzazioni delle feste più importanti e anche è stata illustrata l’idea di esporre un manifesto, a firma dell’Amministrazione comunale, che spieghi l’accaduto e ribadisca il ‘no’ alla condotta. La sintesi è stata: grazie per i 5000 euro con cui Tap ha inteso sponsorizzare la Festa di San Pietro e Paolo, ma Galatina ribadisce il No al gasdotto. ECCO I NOSTRI ARTICOLI SULLA FESTA DEI SANTI PIETRO E PAOLO DI GALATINA: Tarantolate: un pezzo di storia delle donne Santu Paulu: tra musica e leggenda La taranta è viva: evviva la taranta! I luoghi del culto: la chiesa di Galatina BREVE STORIA DEL TARANTISMO di Tania Pagliara

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