Porto Cesareo. Uccisi nel sonno, con un oggetto pesante con cui gli assassini si sono accaniti sui loro corpi.
La cassaforte divelta dal muro. Banconote sparse e macchie di sangue già a partire dalle scale. Sono morti così, inermi, Luigi Ferrari di 54 anni e sua moglie Antonella Parente, di 55. Nella loro camera da letto a Porto Cesario, in via Amerigo Vespucci, al numero 84. A scoprire la strage la figlia, che stamattina era passata a prendere la madre per un impegno. Probabilmente l’obiettivo era un furto ma la situazione è sfuggita di mano. Potrebbe essere questa la dinamica dell’omicidio, ma gli investigatori non escludono a, dal momento che l’arma non è stata ritrovata. Il coordinamento delle indagini è affidato al Reparto operativo di Lecce, diretto dal colonnello Saverio Lombardi. Mobilitato il Nucleo investigativo, coordinato dal capitano Biagio Marro, della stazione locale e della compagnia di Campi Salentina comandati dal maggiore Nicola Fasciano. I rilievi sono stati eseguiti dal Reparto investigazioni scientifiche, sotto il comando del luogotenente Vito Angelelli. L'abitazione è stata sequestrata ed è stato richiesto l'intervento da Bari del Sis dei carabinieri, il Servizio investigazioni scientifiche, per l'esame dattiloscopico sulle impronte rilevate all'interno. Il medico legale è Roberto Vaglio, incaricato dal pm di turno, Giuseppe Capoccia. Nelle prossime ore l’autopsia.