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//L’OPINIONE// Immigrazione. Le novità introdotte dalla legge 98/2013 e una proposta d'azione concreta a tutela dei diritti delle seconde generazioni

Di Annatonia Margiotta* Storie di dignità negata, di diritti violati e di moderne forme di schiavitù, potrebbe sembrare il titolo di un film o anche di un libro se non fosse, invece, la drammatica realtà di tanti immigrati che quotidianamente scappano dal loro territorio per raggiungere le nostre coste, sperando in condizioni di vita migliori. Il fenomeno migratorio cui stiamo assistendo negli ultimi mesi, non può essere certamente definito ‘ordinario’, perché i numeri ci confermano che, invece, è diventato un’emergenza sociale non più gestibile a livello locale. L’immigrazione, non è un problema che riguarda l’Italia e le regioni in cui avvengono i maggiori sbarchi. L’immigrazione è un problema europeo e va gestito in maniera collegiale con l’Unione Europea. In tutti questi anni, l’Italia ha fronteggiato da sola ogni sorta di emergenza, si è fatta carico sia di azioni di prima accoglienza e di cura sia della sicurezza, senza che dall’Europa ci sia mai stata una reale presa in carico del problema, come se l’immigrazione fosse solo una questione solo italiana. In un articolo apparso sull’Unità del 15 maggio scorso, erano riportati i dati sull’immigrazione per il 2014 che, a quanto pare, sarebbero raddoppiati rispetto all’anno precedente. Si parla, infatti, di 42.000 persone che da gennaio ad aprile sono stati identificati al loro arrivo in Italia. Di fronte a tale fenomeno, la solidarietà e l’accoglienza di uomini e donne di buona volontà da sola non basta per fronteggiare l’enorme flusso di immigrati, sia per insufficienza di uomini sia dei mezzi di cui si dispone. Una volta rifocillati e curati, c’è il problema di dove farli stare, cosa fargli fare, come gestire il processo di interazione sociale e culturale, perché accanto allo spirito di autentica fratellanza e solidarietà della nostra gente, si contrappongono comportamenti volti a ledere i più elementari diritti civili e umani di questa gente. Sono persone che sopportano il disprezzo, la discriminazione razziale, lo sfruttamento lavorativo, sessuale e la riduzione in schiavitù. Già, la schiavitù o, meglio dire il diritto di ‘proprietà sulla persona’. Una vera aberrazione solo a pensarci. Sembrano argomentazioni che appartengono a un mondo che non c’è più, a un passato remoto e invece no, perché è quanto accade intorno a noi, cogliendoci, troppo spesso, spettatori impotenti. La Regione Puglia nel 2009 si è dotata di una Legge Regionale n. 32 “Norme per l’accoglienza, la convivenza civile e l’integrazione degli immigrati in Puglia”-; è un dispositivo normativo per rendere effettivo il diritto di cittadinanza degli immigrati, ma l’aspetto più qualificante della legge è la centralità della ‘Persona’ nel riconoscimento di pari dignità e piena integrazione per tutti. Una legge che è un vero esempio di civiltà culturale e politica, voluta con determinazione dal Partito Democratico e apprezzata anche da altre regioni italiane per i suoi contenuti innovativi. Una legge che, prima di giungere all’approvazione in consiglio regionale, ha attraversato un faticoso percorso di concertazione tra le parti sociali iniziato nel febbraio del 2006 con gli Stati generali sull’immigrazione, per concludersi nel 2009. Il PD pugliese, in tema di uguaglianza, di interazione sociale e culturale a favore degli immigrati, è stato e continua ad essere un imprescindibile punto di riferimento anche per le altre Regioni. La vera innovazione sociale è quella che considera il fenomeno migratorio non un problema di cui liberarsi, bensì una risorsa per tutta la comunità. E’ questa impostazione concettuale a fare davvero la differenza tra ciò che il Partito Democratico intende per processo di interazione sociale e culturale e il resto dell’Europa. Ed è sempre questa impostazione concettuale che caratterizza la nostra azione politica e mette gli immigrati al riparo dal rischio di emarginazione sociale. Gli immigrati che arrivano sulle nostre coste non sono persone libere. Sono persone che stanno scappando dai loro paesi d’origine per le diverse motivazioni e arrivano in Italia sperando di trovare condizioni di vita migliori, ma purtroppo cadono nelle mani delle organizzazioni criminali. Il fenomeno dell’immigrazione clandestina e della riduzione in schiavitù è alquanto esteso e, per certi versi, anche difficile da tenere sotto controllo da parte degli enti locali. Caporalato, schiavismo e prostituzione: questo l’identikit dell’immigrazione clandestina pugliese. Il Salento nel 2011 balzò agli onori della cronaca con il caso della masseria Boncuri di Nardò per le vicende di alcuni migranti che, nel periodo di raccolta delle angurie, lavoravano in condizioni disumane e ridotte in schiavitù dai caporali. Il fenomeno migratorio è complesso, coinvolge aspetti a volte diversi tra loro ma sovrapponibili, richiede impegno e competenze specifiche. Non si possono improvvisare azioni, interventi, progetti, se non si conosce bene il fenomeno. Per questa ragione e in coerenza con i principi ispiratori della legge regionale che nel mese di gennaio, con il segretario provinciale Salvatore Piconese, abbiamo avviato una prima interlocuzione invitando nella sede della Federazione di Lecce, Antonella Cazzato della CGIL Lecce e Yvan Sagnet di FLAI-CGIL regionale. A seguito dell’incontro è stato costituito un gruppo di lavoro formato da esperti in tema di immigrazione. In questi mesi abbiamo elaborato un piano di interventi per dare concreta attuazione alle legge regionale e favorire l’interazione sociale e culturale. Di tutto questo parleremo domani 18 giugno alle ore 18.30 presso il Laboratorio Urbano Liberal'Arte al Chiostro dei Domenicani, Riviera N. Sauro n.131/A (centro storico), a Gallipoli. *Responsabile Politiche Sociali e Immigrazione Segreteria Provinciale PD PROGRAMMA Saluti Francesco Errico – Sindaco di Gallipoli Silvio Bardi – Segretario Circolo PD Gallipoli Introduce e Modera Annatonia Margiotta – Resp. Politiche Sociali e Immigrazione Segreteria Provinciale PD Interventi Salvatore Piconese – Segretario Provinciale PD Roberto Molentino Ripensare la cittadinanza, rigenerare la società. Le novità introdotte dalla legge 98/2013 e una proposta d'azione concreta a tutela dei diritti delle seconde generazioni Antonella De Blasio Fiabe e storie da ogni angolo del mondo. La prima biblioteca interculturale nella città di Lecce Anna Toma e Paola De Mitri Sportelli immigrati: esperienze pubbliche e private Ermelinda De Carlo OBIETTIVO PORTFOLIO WORKER IMMIGRATI. Narrare le competenze per riconoscere, valorizzare e includere Emanuele Parlangeli Immigrati coraggiosi – Esperienze di formazione e di autoimpresa Antonio Gagliardi Condizioni del lavoro migrante in Puglia, tra politiche di accoglienza e integrazione e grave sfruttamento lavorativo Ada Chirizzi L’integrazione degli immigrati tra politiche attive del lavoro e politiche sociali Salvatore Giannetto Immigrati e lavoro: un peso o una risorsa? Conclude Guglielmo Minervini – Assessore Regionale Politiche giovanili e Cittadinanza Sociale.

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