Melpignano. Il consigliere ricorda ai sindaci di Ugento e Acquarica del Capo quando Melpignano contribuì a superare l’emergenza rifiuti nei loro Comuni e chiede collaborazione per risolvere il problema della discarica Scomunica
MELPIGNANO – Quando c’è stato bisogno di Melpignano, Melpignano c’era. Ora i sindaci di Ugento e di Acquarica del Capo facciano altrettanto, assumendosi la responsabilità di cercare, in seno all’Oga, soluzioni alternative all’entrata in funzione della discarica di Corigliano d’Otranto. Il consigliere regionale del Pd Sergio Blasi, ex sindaco di Comune di Melpignano, si rivolge direttamente a Massimo Lecci e Francesco Ferraro, i primi cittadini di Ugento e Acquarica del Capo. A loro, ma anche ai sindaci di tutti gli altri Comuni salentini, chiede solidarietà. Il problema della salute ed i rischi per le persone connessi all’entrata in funzione dell’impianto di Corigliano riguardano da vicino l’intero Salento, nessun territorio eslcuso. “La discarica sulla falda – dice Blasi – è un rischio per tutti indistintamente, non solo per Corigliano. Serve solidarietà tra i Comuni e non una dannosa lotta fratricida da cui si uscirebbe tutti sconfitti. I sindaci dei Comuni di Ugento e Acquarica del Capo che chiedono l’anticipata entrata in funzione della nuova discarica di Corigliano, lo sanno che dalla falda acquifera posta sotto l’impianto di Corigliano vengono riforniti anche i rubinetti dei loro concittadini? Alla luce di quanto rischia di accadere a Corigliano se vogliono alleggerire, giustamente, il carico degli impianti ospitati nei loro territori, devono sforzarsi, in seno all’Oga, di individuare altre soluzioni. Di non fare finta che contrada Scomunica si trovi su un altro pianeta”. Così, rivolgendosi a Lecci e Ferraro, il consigliere regionale ricorda che quando, nel 2009, per le strade dei Comuni dell’Ato Le3, e in particolare di Acquarica del Capo, si andavano accumulando montagne di rifiuti a causa di una drammatica emergenza, il Comune di Melpignano fu pronto a prestare il suo supporto, accettando di ospitare sul suo territorio la stazione di trasferenza che consentì di ripulire le strade dei Comuni dell’Ato Le3. “Eravamo in piena estate – aggiunge Blasi -, era luglio e la loro stagione turistica rischiava di essere compromessa. Andai in piazza, da sindaco, a spiegare ai cittadini di Melpignano il dovere di assumerci, pur appartenente a un’altra Ato, quello sforzo. Oggi loro assumono un atteggiamento incomprensibile chiedendo l’immediata entrata in funzione di un impianto sulla falda acquifera che serve non solo la Grecìa, ma tutto il Salento”. “Lecci e Ferraro – continua – si impegnino piuttosto all’interno dell’Oga a fare pressioni sul presidente Perrone perché finalmente in collaborazione con la Regione (e non giocando allo scaricabarile) si impegni per trovare una soluzione diversa dalla discarica di Corigliano per soccorrere i loro Comuni e per salvare la falda. Ne va della salubrità dell’acqua di tutti”. Poi Blasi sottolinea come, neanche all’interno del Consiglio regionale di ieri, abbia trovato spazio il suo ordine del giorno sulla riconversione della discarica di Corigliano. “Votare su quell’ordine del giorno avrebbe una importanza determinate – commenta – perché farebbe venire allo scoperto la volontà, o meno, delle forze politiche pugliesi in merito all’entrata in funzione della discarica di Contrada Scomunica. Non ho mancato per la mancata discussione dell’odg di presentare le mie rimostranze al presidente del Consiglio Regionale Introna”. 25 marzo 2014 Discarica di Corigliano. Blasi: ‘Non condivido l’entusiasmo’ BARI – Nulla da festeggiare se la discarica di Corigliano otterrà il via libera alla variazione dell’utilizzo. Il consigliere regionale del Pd Sergio Blasi commenta la notizia dell’ok da parte della Regione Puglia all’eventualità di convertire la discarica di Corigliano d’Otranto per adeguarla ad accogliere solo i rifiuti, resi inerti, provenienti dall’impianto di Poggiardo. La variazione della destinazione d’uso non risolve infatti il problema principale legato all’impianto: la sua collocazione a due passi dai pozzi da cui emunge acqua la maggior parte dei Comuni salentini. “Fuor di polemica, non condivido l’entusiasmo espresso dal sindaco di Corigliano Ada Fiore in merito alla lettera con la quale l’assessore Nicastro e i dirigenti Antonicelli e Campobasso aprono timidamente uno spiraglio sulla riconversione della assurda discarica sulla falda acquifera in contrada Scomunica – dice Blasi -. Voglio dire in maniera chiara a chi ha la responsabilità politica e amministrativa della gestione dei rifiuti a livello regionale che non basta fornire un generico indirizzo, o un auspicio, per lavarsene le mani rimandando tutto alla sede dell’Oga. Vogliamo atti ufficiali”. Blasi ricorda che, secondo il Piano dei rifiuti, quella discarica dovrebbe servire ad accogliere in emergenza il biostabilizzato maturo di 46 comuni, sei dei quali riescono a smaltire l’umido in maniera differenziata fuori provincia. “Non si capisce dalla lettera dell’assessore Nicastro, né dalle intenzioni del presidente dell’Oga Paolo Perrone – sottolinea -, dove andrà a finire l’umido dei restanti 40 Comuni. Poi si parla di ospitarvi la frazione secca, che invece è destinata alla produzione di cdr a Cavallino. Idee generiche e nessun impegno effettivo, né da parte della Regione, né da parte dell’azienda proprietaria il cui responsabile si permette anche di ironizzare a mezzo stampa sulla riconversione dell’impianto. Un atteggiamento intollerabile. Ecco perché non vedo in quella lettera nessuno spiraglio per cui valga la pena di esultare, anzi. Nessuno pensi di imbrogliare”. Blasi ha poi annunciato di aver chiesto al Consiglio regionale una presa di posizione politica chiara sulla riconversione della discarica. “Mi spiace che a fronte di una così importante questione si proceda con continui rinvii. Confido nella responsabilità del presidente Introna, perché ancora oggi il rischio di inquinamento della falda è tutt’altro che sventato”. Articoli correlati: Discarica di Corigliano. Ok della Regione alla conversione Discarica di Corigliano. Stomeo a Perrone: ‘Alleiamoci' Discarica di Corigliano. Fiore a Perrone: 'Non conosce gli atti' Discarica di Corigliano. Perrone: ‘Colpa della sinistra' Discarica di Corigliano. Fiore diffida gli organi autorizzativi Piscitelli: ‘Corigliano, una follia a cielo aperto' La discarica sulla fonte Corigliano, la discarica della discordia Discarica di Corigliano, al via entro il 12 ottobre Percolato nel terreno. Stop alla nuova discarica
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