Appalti pubblici. Un seminario sulle nuove norme

Lecce. Workshop organizzato da Provincia e Ance per approfondire le direttive europee ed i risvolti sul sistema economico territoriale

LECCE – La pubblicazione delle direttive europee sugli appalti pubblici si inserisce in un programma globale il cui obiettivo è di portare avanti un’ampia modernizzazione del sistema degli appalti dell’Unione Europea. Promuovere la qualità e l’innovazione negli appalti pubblici, ridurre gli oneri burocratici, includere gli aspetti ambientali e sociali, promuovere l’uso di una diversa offerta economica, più vantaggiosa rispetto al criterio del prezzo più basso, che dovrebbe essere l’eccezione piuttosto che la regola, sono le linee guida delle nuove direttive. L’obiettivo è ambizioso: rendere gli appalti pubblici più intelligenti ed efficienti e, soprattutto, aumentare la partecipazione delle piccole e medie imprese. Per approfondire la nuova normativa e cercare di comprenderne i risvolti sul sistema economico territoriale, Provincia di Lecce e Ance Lecce hanno promosso per oggi alle 9 il seminario “Le nuove direttive europee sugli appalti pubblici: è tempo dell’efficienza?”. L’incontro avrà luogo presso la Biblioteca Bernardini del Convitto Palmieri. Il programma dell’evento prevede: Ore 09.00: registrazione dei partecipanti Ore 09.30: saluti Antonio Maria Gabellone, presidente Provincia di Lecce Nicola Delle Donne, presidente ANCE Puglia Piernicola Leone de Castris, presidente Confindustria Lecce Ore 10.00: introduzione Bernadette Veca, direttore generale per la Regolazione – Ministero delle Infrastrutture Ore 10.20: intervento Giampiero Rizzo, presidente Ance Lecce Ore 10.45: un’analisi tecnica Arturo Cancrini, amministrativista Foro di Roma Francesca Ottavi, direttore Area Legislazione Opere Pubbliche Ance Ore 11.30: dibattito Ore 12.15: conclusioni Paolo Buzzetti, presidente Ance Modera Vincenzo Rutigliano, giornalista de “Il Sole 24Ore”

Sostieni il Tacco d’Italia!

Abbiamo bisogno dei nostri lettori per continuare a pubblicare le inchieste.

Le inchieste giornalistiche costano.
Occorre molto tempo per indagare, per crearsi una rete di fonti autorevoli, per verificare documenti e testimonianze, per scrivere e riscrivere gli articoli.
E quando si pubblica, si perdono inserzionisti invece che acquistarne e, troppo spesso, ci si deve difendere da querele temerarie e intimidazioni di ogni genere.
Per questo, cara lettrice, caro lettore, mi rivolgo a te e ti chiedo di sostenere il Tacco d’Italia!
Vogliamo continuare a offrire un’informazione indipendente che, ora più che mai, è necessaria come l’ossigeno. In questo periodo di crisi globale abbiamo infatti deciso di non retrocedere e di non sospendere la nostra attività di indagine, continuando a svolgere un servizio pubblico sicuramente scomodo ma necessario per il bene comune.

Grazie
Marilù Mastrogiovanni

SOSTIENICI ADESSO CON PAYPAL

------

O TRAMITE L'IBAN

IT43I0526204000CC0021181120

------

Oppure aderisci al nostro crowdfunding

Leave a Comment