Cavallino. Le telecamere nascoste dai carabinieri lo hanno sorpreso con le mani nel sacco. Ai domiciliari un operaio di 38 anni
CAVALLINO – Aspettava di essere solo nello spogliatoio per aprire gli armadietti dei colleghi e prelevare piccole somme di denaro. Lo aveva fatto diverse volte, in maniera sistematica, fino a che l’intervento dei carabinieri non lo ha messo con le spalle al muro. Da alcuni mesi, alcuni dipendenti della ditta “Società Progetto Ambiente della Provincia di Lecce” di Cavallino, tornando a casa dopo il lavoro, avevano notato che dai loro portafogli mancava del denaro. Trattandosi di piccole somme, inizialmente più di qualcuno ha pensato di averlo inavvertitamente speso. Ma quando il fenomeno ha cominciato a ripetersi e ad interessare molti colleghi, il pensiero di essere stati vittime di furto è diventata certezza. Il responsabile della società si è dunque rivolto ai carabinieri del posto che, dopo aver raccolto le prime testimonianze, hanno subito immaginato che i furti potessero avvenire all’interno dello spogliatoio della ditta, dove portafogli ed effetti personali degli operai rimangono per delle ore. Così, su disposizione del pm Massimiliano Carducci, titolare del fascicolo d’indagini contenente tutte le denunce, hanno provveduto ad installare delle telecamere nascoste all’interno degli spogliatoi. Il mistero è stato presto svelato: Alessandro Zullino, 38enne di Melpignano, uno degli operai, approfittando della momentanea assenza dei colleghi all’interno degli spogliatoi, in più circostanze aveva aperto gli armadietti ed estratto portafogli da cui aveva prelevato il denaro.

Alessandro Zullino Dalla visione delle immagini, sono stati ricostruiti almeno quattro episodi di furto (senza contare quelli avvenuti prima dell’installazione delle telecamere, di cui si ha notizia ma che non sono stati ancora denunciati), nei quali si vede distintamente Zullino che, mentre sta per cambiarsi, prima si guarda intorno per verificare l’assenza di altri colleghi, e quindi apre gli armadietti e preleva le banconote, che va a riporre immediatamente nella parte superiore del suo armadietto; in una circostanza, lo si vede addirittura studiare la presenza di eventuali colleghi dalla finestra, e quindi agire sempre con il solito metodo.

Un fotogramma dei filmati ripresi dalle telecamere dei carabinieri Dall’attività d’indagine è inoltre emerso che l’uomo frugava sia negli armadietti lasciati aperti, sia in quelli chiusi: trattandosi di armadietti in lamiera, per lui era molto semplice “allargare” leggermente la chiusura, frugare nei portafogli asportando il denaro, e quindi richiuderli senza troppa fatica. Ieri i carabinieri si sono appostati nei pressi degli spogliatoi dove avvenivano i furti, ed intervenendo in diretta, questa volta hanno sorpreso l’operaio direttamente con le mani nel sacco, mentre aveva appena prelevato un portafogli da un armadietto. Zullino è stato dunque tratto in arresto per furto in flagranza, e su disposizione della pm Elsa Valeria Mignone è stato condotto in regime di arresti domiciliari presso la sua casa di Melpignano, in attesa dell’udienza di convalida.
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