#salvaiciclistilecce: 10 punti per la nuova mobilità cittadina

Lecce. Dieci piccoli interventi, che potrebbero rivoluzionare e migliorare la qualità della mobilità del capoluogo salentino

di Gabriele Caforio LECCE – In Bicicletta per la Nuova Mobilità, un manifesto in 10 punti per rendere Lecce una città all'altezza delle sfide più recenti della mobilità sostenibile. Torna così a farsi sentire #salvaiciclisti – Lecce dopo l'allarme che è stato lanciato in questi giorni per porre attenzione sugli ultimi comportamenti dell'Amministrazione comunale di Lecce che – secondo l'associazione – penalizza le due ruote e si disinteressa dei bisogni dei ciclisti. Ad innescare la scintilla erano stati due episodi: la cancellazione di un tratto di pista ciclabile in viale lo Re e di un ulteriore tratto in piazza dei Partigiani, sacrificato in nome di nuovi parcheggi per le auto. Un comportamento abbastanza inquietante in un periodo in cui, a livello nazionale e non, la mobilità in bicicletta si sta dimostrando un toccasana per le città, per il portafoglio e per la salute. Basta guardare l'inversione di tendenza ormai consolidata delle altre città europee dove qualche scelta, a volte impopolare, ha poi portato grandi benefici per tutti. Un esempio? Eliminare qualche parcheggio in più per sostituirlo con le ciclabili. L'opposto di quel che accade a Lecce. #salvaiciclisti – Lecce rilancia, propone un manifesto di 10 punti, o meglio di 10 piccoli interventi, che potrebbero rivoluzionare e migliorare la qualità della mobilità (dell'aria e della salute) del capoluogo leccese e porre in linea la città con le realtà europee più all'avanguardia. Vediamo nel dettaglio. Istituzione di un Ufficio Biciclette e di una Consulta della Mobilità Sostenibile, ovvero di un Tavolo permanente tra l'amministrazione, #salvaiciclisti e altri portatori d'interesse per incontrarsi periodicamente al fine di mettere a punto tutte le nuove azioni e le verifiche continue. Promozione dell'uso sicuro della bicicletta attraverso campagne ad hoc di sensibilizzazione cittadina e organizzazione di incontri con gli studenti delle scuole elementari e medie per mettere a punto mini corsi di mobilità ciclistica e Codice della Strada. Recepimento, da parte del Comune di Lecce, delle nuove norme del Codice della Strada che prevedono il doppio senso per le bici sui sensi unici per le auto. Attraverso ordinanze effettive e segnaletiche dettagliate. Nuovi interventi sulle piste ciclabili esistenti e raccordo delle piste tra loro. In particolare l'associazione chiede il completamento del 3° lotto e prosecuzione fino a tutti i parcheggi di scambio, ciclopedonalizzazione della Villa Comunale e realizzazione di un percorso protetto su Via Monteroni fino al Polo Ecotekne. Non manca, in questo punto, il riferimento alla riqualificazione della ciclabile Lecce – San Cataldo su cui abbiamo scritto anche noi del Tacco lo scorso anno. Sulla scia di altre città, tra le richieste, la possibilità per le bici di utilizzare le corsie preferenziali di bus e taxi al pari di una ciclabile protetta, la richiesta di adeguamento delle rotatorie e la realizzazione di almeno un percorso casa – scuola all'anno. Realizzazione di Zone 30 (limite urbano a 30 km/h per le auto), di semafori che diano la precedenza ai ciclisti e rilancio del servizio di bike sharing. Tra le novità anche l'istituzione di un registro degli incidenti in cui sono coinvolte le biciclette affinché la sicurezza stradale si possa coniugare con la possibilità di individuare criticità e zone pericolose in cui intervenire. Ultimo punto, ma probabilmente tra i più importanti, l'impiego in tutte le aree ZTL cittadine dei vigili in bici, un segno di cambiamento visibile e un buon esempio dato direttamente dall'amministrazione. Infine, come ricordano le associazioni, sarebbe ancor più utile, per “vedere meglio i problemi” e risparmiare qualche denaro pubblico, far sì che anche gli amministratori stessi utilizzino le due ruote per i loro spostamenti di servizio. Una sfida, quella della mobilità sostenibile, che probabilmente darebbe, a nostro avviso, del valore aggiunto alla candidatura di Lecce come Capitale europea della cultura 2019. 3 marzo 2014 #salvaciclistilecce: ‘Il Comune penalizza le due ruote’ LECCE – Piste ciclabili in cattive condizioni ma non solo. All’Amministrazione comunale il movimento #salvaciclistilecce rimprovera un diffuso disinteresse verso i bisogni dei ciclisti. Quando invece, puntualizza, in un periodo di crisi come quello attuale, oltreché di rinnovata sensibilità verso le tematiche ambientali, incentivare gli spostamenti sostenibili dovrebbe essere una priorità. L’episodio cui il movimento fa riferimento, nel denunciare la mancanza di sensibilità di Palazzo Carafa verspo le istanze delle due ruote è la cancellazione di un tratto di pista ciclabile in viale Lo Re. “Episodio di una gravità inaudita”, commentano, in quanto causa di una “situazione di evidente pericolo per i ciclisti, per i pedoni e persino per gli automobilisti”. “Ci farebbe piacere sapere sulla base di quale ordinanza e di quali atti – si legge in una nota del movimento – il Comune abbia smantellato un pezzo di pista ciclabile, regolarmente inserita nel Bici Plan e finanziata con specifici fondi pubblici, demolendo uno scivolo di facile uso anche per i disabili. Come ci rivela l’assessore Messuti, su viale Lo Re non è stata ancora fatta la verifica della larghezza della pista ciclopedonale, su cui l’intervento invece è stato già effettuato. Inoltre l’aumento dei ciclisti è dovuto alla crescente sensibilità degli italiani ai temi dell’ambiente anche sollecitati dall’attuale crisi economica perché invece la mancanza di continuità del sistema ciclabile è sotto gli occhi di tutti e inviterebbe i cittadini a lasciare le bici in cantina”. Il “Bici Plan” è il Piano regolatore della mobilità in bicicletta e, aggiungono dal movimento, “come tale va trattato con opportuni iter formali e sostanziali, specifiche deroghe e ordinanze, non invece come accade oggi cancellando una pista ciclabile già finanziata senza un opportuno confronto con il tavolo della mobilità, che ancora il Comune di Lecce deve istituire, e trovando le soluzioni più opportune per non mettere a rischio la sicurezza dei cittadini ciclisti in città contemperando le necessità dei cittadini commercianti”. “In attesa di vedere le soluzioni progettuali adottate – prosegue la nota -, il segnale che viene da piazza dei Partigiani è altrettanto inquietante: si cancella la pista ciclabile in sede propria per fare posto ai parcheggi per le auto, trasformando peraltro una piazza da luogo di incontro dei cittadini in una (inquinata) area di parcheggio. Anche qui la pista ciclabile era già stata costruita in quanto parte del Piano Regolatore della Mobilità in bicicletta, anzi bisognava sistemare il brusco passaggio da un lato all’altro della carreggiata cosi da avere una continuità e facilitare la fruizione da e verso l’ampia zona oramai a servizio della città del mercato coperto, nonché della stazione dei bus delle Sud Est dove peraltro il Comune ha inserito pochi giorni una postazione di Bike sharing. Quella pista è da considerarsi la direttrice principale tra la stazione dei bus e la città, per una reale area di interscambio”. Secondo il movimento la spiegazione di tanta disattenzione sarebbe una sola: “che gli assessori non circolano in città in bicicletta e le piste le conoscono solo sulla carta, altrimenti si renderebbero conto di questi e di altri problemi. Per esempio del pessimo stato di manutenzione delle piste, della pericolosità di molti attraversamenti, dell’assenza di connessioni, del graduale smantellamento della segnaletica verticale, della quasi totale assenza di quella orizzontale”. Per tutte le ragioni evidenziate, #salvaciclistilecce organizzerà un tour guidato, in bicicletta naturalmente, per portare all’attenzione di tutti i “buchi neri” della malmessa rete delle piste ciclabili cittadine. Gli assessori Pasqualini e Messuti sono invitati. Leggi anche: Fiab: cicloturismo, ok gli incentivi ma a Lecce poche ciclabili Cicloturismo, la Puglia ci crede Articoli correlati: Ha voluto la bicicletta. Ma la Puglia non pedala Bici gratis sui treni. Accordo scaduto Mobilità ciclistica. La Regione cambia strada? Bici o trasporto mezzi. La Regione al bivio

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