‘Troppo vicini alle rotaie’. Otto pini monumentali condannati a morte

Campi Salentina. Il giudice: le Fse; il boia: l’Ufficio tecnico del Comune. Così Campi vuol diventare “città di arte e di cultura”

CAMPI SALENTINA – La stazione di Campi Salentina era rimasta invariata dalla sua costruzione. Da ragazzi, negli anni ’70, ci vergognavamo di quella situazione ferroviaria da far west, ma i nostri amici venuti da fuori ci facevano notare che eravamo fortunati ad avere ancora le panchine della sala d’attesa dei treni a vapore. A gennaio 2014, recandomi alla stazione, notai lo scempio: dei manovali smontavano tutta la sala d’attesa e facevano a pezzi la panchina. Urlai, accorse gente, c’era chi guardava l’orrore con le lacrime agli occhi, i più giovani speravano di avere una sala d’attesa ultra moderna con cuscinoni comodi, ma la risposta dei manovali fu: “Siamo operai delle Ferrovie Sud Est, dobbiamo togliere tutto perché una sala d’attesa qui non ho motivo di esistere, ordini della Fse”. Chiesi dove stavano portando le panchine d’epoca spezzettate; mi dissero che avrebbero chiamato un camion per far bruciare tutto, aggiungendo sghignazzando: “Alle Fse serve legna da ardere”. Riuscii a salvare un pezzo di panchina e l’arco del portone, ma quella frase ‘legna da ardere’ mi suonava come un presagio. Ho tenuto sotto controllo da allora la stazione ed i suoi alberi, ignara che l’altro orrore stava per consumarsi poco più in là, lungo le rotaie.

pini abbattuti

A dare la notizia una settimana fa è stata Marcella Invidia, membro volontario della forestale: otto monumentali pini sono stati abbattuti lungo la strada ferrata a Campi Salentina. Sono corsa all’ufficio tecnico. Grazie al movimento dei nostri ecologisti, geometra ed architetto, per discolparsi, mi hanno subito fotocopiato la richiesta da parte della Fse di abbattere gli otto pini, rei di aver infranto l’art. 52 del D.P.R.7537/80 e l’art. 892 del codice civile.

pini abbattuti

Entrambi gli articoli, che parlano della distanza dei pini dai confini e dalle rotaie, non possono essere retroattivi, non possono valere per degli alberi piantati a fine Ottocento, ma la loro esistenza mi allarma. E’ necessaria una legge che tuteli i pini secolari.

pini abbattuti

Per quanto riguarda la responsabilità dell’ufficio tecnico, questo è intervenuto, come suo solito, sotto lo spauracchio della voce ‘eventuali danni a carico di codesto comune’.

pini abbattuti

Per la sala d’attesa monumentale della stazione il Comune di Campi ha le sue responsabilità. Da anni, alle varie amministrazioni, chiedevo di trasformarla, con il consenso delle Fse, in sala mostre, ma la risposta da decenni è stata sempre la stessa: “Il comune ha in mente dell’altro: la città del libro”. Ma, mi chiedo, dove sono l’arte e la cultura a Campi, che si vuole definire “città di arte e cultura”?

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