Bari. Bilanci e nuovi propositi per il consiglio regionale in vista del nuovo anno. Tra i temi caldi la regolarizzazione dei ‘Compro Oro’
Bari. 46 leggi regionali nel 2013 (146 dall’inizio della nona legislatura), più la richiesta di referendum abrogativo delle norme che cancellano le sedi distaccate dei tribunali, 20 sedute consiliari (94 dal giugno 2010), 31 ordini del giorno, 2 mozioni e 24 interrogazioni discusse, 199 presentate (gran parte a risposta scritta), 42 provvedimenti amministrativi. Tempo di numeri per il Consiglio regionale della Puglia e di prospettive per il 2014. Le linee sulle quali si impegnerà Assemblea sono state illustrate nella conferenza stampa di fine-inizio anno dal presidente Onofrio Introna e dai componenti dell’Ufficio di Presidenza, i vicepresidenti Antonio Maniglio e Nino Marmo, i segretari Andrea Caroppo e Giuseppe Longo. Innanzitutto, la nuova legge elettorale. Il completamento di una bozza iniziale di testo, da parte del gruppo di lavoro di tecnici della Prefettura di Bari e dell’Ufficio legislativo del Consiglio, deve attendere le motivazioni della sentenza della Consulta, che ha dichiarato incostituzionale il Porcellum nazionale. Le ricadute andranno necessariamente considerate, a cominciare dal premio di maggioranza. Già nei prossimi giorni, ha reso noto Introna, la materia elettorale sarà all’attenzione della Conferenza dei capigruppo, allargata al presidente della commissione affari istituzionali e impegnerà gli organi regionali nei prossimi mesi. “Dobbiamo adeguare le nostre norme alla riduzione dei consiglieri da 70 a 50, oltre agli specifici rilievi della Corte Costituzionale e andrà affrontata la questione della parità di genere”. Il 2014 per il Consiglio regionale è già cominciato. Sul tavolo il primo tema caldo: la regolamentazione dell’attività di Compro Oro, oggetto di un incontro con i vertici Federpreziosi e Unioncamere. Il 2013 si riassume per il presidente in “sobrietà, virtuosità e tagli. Inalterata la produttività, ridotti i costi della politica: un Consiglio regionale attento e impegnato, dal quale i pugliesi possono sentirsi ben rappresentati”. La Puglia è sul podio più alto delle regioni virtuose: è prima nelle classifiche di risparmio e ultima in quelle di spesa. Il budget del Consiglio regionale è in costante diminuzione: 42milioni di euro nel 2013, 40 nel 2014. I consiglieri pugliesi sono quelli che costano meno: 754 euro a cittadino, la cifra più bassa del Sud, inferiore anche alla media italiana (882 euro). “Ci siamo battuti – ha ricordato Introna – perché potesse questa linea di condotta ‘francescana’ passare anche a livello nazionale ed abbiamo ottenuto un trattamento uguale dei consiglieri regionali in tutta Italia, la cessazione dei vitalizi, l’azzeramento di benefit e rimborsi. Solo 350mila euro all’anno complessivamente a disposizione dei gruppi e nemmeno saranno spesi tutti, a dimostrazione che si può fare politica senza scialacquare soldi pubblici”. Se il Consiglio pugliese è in buona classifica, ha fatto notare Introna, lo stesso si può dire per la Giunta regionale, grazie alle politiche del presidente Vendola e del suo governo, che recentemente hanno meritato il riconoscimento europeo per aver conseguito tutti gli obiettivi di spesa comunitaria, assicurando alla Puglia risorse decisive in un momento così delicato per l’economia. Costi della politica in caduta: meno spesa, ma anche più treni per la Puglia e il Sud, più verde, più cura per l’ambiente, massima attenzione al lavoro e NO al femminicidio, sono le battaglie civili intraprese e che continueranno. Il presidente Introna ha segnalato i risultati dell’impegno dei due garanti (le figure istituzionali di garanzia dei diritti dei detenuti e dei minori), dell’attività del Corecom nell’esercizio delle importanti deleghe nazionali in materia di comunicazione radiotelevisiva, delle tante iniziative della Biblioteca multimediale del Consiglio, che interfacciano l’istituzione con l’esterno e in particolare con i giovani e le scuole. Presente alla conferenza stampa il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Puglia, Valentino Losito che ha rivolto un “pressante invito a rendere spedito l’iter della proposta di legge a sostegno dell’occupazione e della buona editoria”. La regolarità contrattuale e contributiva delle aziende editoriali è tra i criteri del testo predisposto dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio e dall’Assostampa pugliese. Una legge adeguata alle esigenze del momento difficile che vive il settore e che il Consiglio è impegnato a portare avanti, ha confermato il vicepresidente Marmo. Resta il nodo di assicurare un finanziamento adeguato, in collaborazione col governo regionale. Sarà una delle priorità della ripresa, nelle prossime settimane.
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