Vendola: Ilva verso il commissariamento straordinario

Bari. I deputati pugliesi preferiscono incontrare il ministro Orlando piuttosto che Vendola. Ma il governatore tira dritto

BARI – Per il presidente della Regione Puglia “non è più possibile immaginare un'Ilva targata Riva”. Per questo l'Ente si è espresso per il commissariamento straordinario dell'azienda. Una posizione “non negoziabile” che il governatore Nichi Vendola ha espresso durante l'incontro informativo sul siderurgico tarantino avuto a Bari. La riunione è stata disertata sia dai parlamentari pugliesi del Pdl che da quelli del Pd. Nel corso della riunione, Vendola ha citato la recente sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato i provvedimenti giudiziari nei confronti della famiglia Riva, prefigurando l'opzione del commissariamento dell'azienda. 31 maggio 2013 Ilva. Vendola a Roma: ‘Occorre uno strumento nuovo’ Dopo il tavolo romano il presidente della Regione Puglia ha riconosciuto la volontà del Governo di evitare azioni inappropriate ROMA – “Ci vuole uno strumento nuovo che parta dalla realtà e la realtà è che, in tutti i modi, la proprietà non è stata un interlocutore affidabile. Occorre intervenire con modalità nuove. Confido che nei prossimi giorni possa essere scritto un decreto, un atto, una legge che può forse portarci, finalmente, a vedere un po’ di luce in fondo al tunnel”. Con queste parole il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha commentato l’incontro di ieri a Roma tra governo e parti sociali sulla vicenda Ilva. “Si sta consolidano – ha detto Vendola – un orientamento che è quello di separare la sorte della famiglia Riva dal destino della fabbrica, del grande siderurgico nel capoluogo ionico. Credo che, da parte del governo, ma anche delle forze sociali e politiche, ci sia una consapevolezza nuova, del fatto cioè che il decreto di sequestro della magistratura ha a che fare con la mancata applicazione delle prescrizioni dell’Aia in questi mesi, che c’è qualcosa che continua ad essere non regolare e non lecita. Da questo punto di vista, credo che noi dobbiamo sapere che il primato va assegnato all’esercizio del diritto alla salute e, dentro questo primato, si può garantire la salvezza della fabbrica. Cioè la salute è la principale, la fabbrica è la subordinata. Finora la fabbrica era la principale e la salute era una subordinata spesso calpestata”. Per Vendola esisterebbe da parte del Governo la volontà, non solo formale, in questa delicata fase di evitare “mosse” inappropriate. “Il governo è consapevole – ha concluso – che bisogna rimuovere qualunque ragione di conflitto e che il punto di oggi non è la reiterazione delle storie vecchie perché il decreto di sequestro dice che, da agosto ad oggi, non sono state applicate le prescrizioni dell’Aia e questo rende insufficiente la legge 231 a realizzare quegli obiettivi sacrosanti che ci eravamo prefissati”. Articoli correlati: Ilva, verso il commissariamento. Scontro Prodi-Marescotti Ilva, in arresto il presidente della Provincia Florido Ilva, nessun conflitto tra i poteri dello stato Ilva, no al dissequestro Ilva salva per decreto. E io pago Tutti gli articoli dell'inchiesta sull'Ilva: Ilva, potere d'acciaio intrappolato tra Magistratura e Ministero Marescotti, PeaceLink: ‘Taranto è una città compromessa' Dentro i cancelli, ‘Nuovi sacrifici in vista' Ilva. Se anche le banche storcono il naso Chi sono i Riva L’Aia questa sconosciuta

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