Bari. La proposta del Gruppo Udc prevede un fondo per fornire un contributo all’impiego di disoccupati in lavori di pubblica utilità presso gli enti locali
BARI – Un sostegno temporaneo agli “invisibili”, a chi ha perso il lavoro o si ritrova nella condizione di non riuscire a far fronte alle spese mensili. È l’obiettivo della proposta di legge regionale recante “Interventi a sostegno dei disoccupati e delle famiglie in difficoltà” presentata oggi a Bari, in Via Capruzzi, dal Gruppo regionale Udc. Presenti il presidente Salvatore Negro e i colleghi consiglieri Euprepio Curto, Giannicola De Leonardis, Giuseppe Longo e Marcello Rollo. “Negli ultimi anni – hanno spiegato i consiglieri Udc – per far fronte alla la perdurante crisi economica, la politica ha tirato fuori una serie di proposte come quella del ‘salario minimo garantito’ o del ‘reddito di cittadinanza’ che per varie ragioni sono risultate irrealizzabili e hanno creato ulteriori malumori e diffidenza verso la stessa classe politica. Obiettivo di questa proposta di legge è quello di mettere in atto una serie di azioni che garantiscano un sostegno alle persone e alle famiglie che versano in particolare stato di bisogno e necessità”. In particolare la legge prevede l’istituzione di un fondo per l’erogazione di un contributo per l’impiego di disoccupati nello svolgimento di lavori di pubblica utilità presso i Comuni o le società partecipate. “I disoccupati – hanno aggiunto gli autori della proposta – potranno essere utilizzati nei servizi bibliotecari e museali, amministrativi, di assistenza agli anziani, di supporto scolastico, cimiteriali, di attività di pulizia e vigilanza delle aree archeologiche, di giardinaggio, di supporto alla raccolta differenziata, di vigilanza parcheggi”. La proposta di legge prevede inoltre un fondo per l’erogazione di un ulteriore contributo per chi ha difficoltà a pagare le spese mediche e la fornitura di gas, luce ed acqua. “Si tratta di azioni concrete che potranno dare ristoro a oltre 3mila famiglie e alleviarne lo stato di disagio o di malessere”, hanno sottolineato i consiglieri Udc che hanno indicato anche la strada per reperire i fondi necessari a coprire gli oneri derivanti dall’applicazione della legge (20 milioni di euro) qualora non siano utilizzabili le risorse comunitarie: “Potranno essere reperiti – ha detto Negro – mettendo fine al commissariamento straordinario e rendendo autonomi i Consorzi di bonifica pugliesi oppure attraverso un gesto di solidarietà come quello di rimettere l’accise sui carburanti come tassa di scopo la cui eliminazione non ha comportato nessun vantaggio per gli automobilisti”.
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