Bari. La richiesta al Governo regionale da parte del consigliere del Pdl. “Situazione insostenibile per gli agricoltori”
BARI – Sospendere l’aumento delle tariffe irrigue. E’ la richiesta del consigliere regionale Pdl Domi Lanzilotta per il quale “nella difficile situazione in cui versa il sistema, gravare gli agricoltori di rincari eccessivi per il costo dell’acqua significherebbe dare un colpo terribile all’intera filiera”. Lanzilotta chiede di sospendere gli effetti della delibera 858 del 3 maggio 2013 adottata dalla Giunta regionale con la quale sono state approvate le nuove tariffe irrigue da far applicare all’Agenzia per le attività irrigue e forestali (Arif) relativamente agli impianti irrigui collettivi di proprietà regionale condotti dalla stessa Arif. Secondo Lanzilotta, le nuove tariffe, praticamente raddoppiate rispetto a quelle originarie, renderebbero il costo dell’acqua insostenibile per gli agricoltori. La variazione. “La tariffa irrigua applicata dall’Agenzia – spiega il consigliere – risultava essere per il comprensorio irriguo di Bari di 0,34 euro/mc, per Brindisi e Lecce di 0,20 e per Taranto di 0.2151. In seguito all’approvazione della delibera che applica le tariffe adottate dai Consorzi di Bonifica, sono 0,70 euro/mc per il comprensorio di Bari, 0,40 per Brindisi e Lecce e 0,35 per Taranto”. Lanzilotta invita pertanto il Governo regionale e il presidente dell’Arif “a sospendere gli effetti dell’attuazione della delibera 858 del 3 maggio 2013 e ad intraprendere iniziative che non penalizzino ulteriormente gli agricoltori già in difficoltà per la crisi dei consumi e l’alta pressione fiscale”.
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