Lecce. Il presidente della Commissione Urbanistica propone una soluzione di “mediazione” tra la totale chiusura e la totale apertura del centro della città
LECCE – “Proviamoci. Potrebbe essere un esperimento utile a capire come la città risponde a un cambiamento di questo tipo, sicuramente auspicato dai più ma che comporta un mutamento nelle abitudini dei leccesi”. Angelo Tondo, presidente della Commissione Urbanistica di Lecce avanza la proposta: sperimentare la chiusura del centro nel fine settimana. Secondo Tondo potrebbe essere questa la soluzione giusta per verificare l’effettiva risposta della città ad uno dei provvedimenti più discussi negli scorsi anni e che ritorna, di tanto in tanto, alla ribalta del dibattito amministrativo leccese. “Durante il fine settimana la città vive sicuramente una fase diversa, soprattutto a ridosso della stagione estiva – ha sottolineato Tondo -. Più turisti, più cittadini in giro, fra passeggiate a piedi e in bicicletta. E poi la movida serale. Proviamo a chiudere il centro alle auto nel momento clou della vita cittadina: il weekend, salvaguardando così le attività e i movimenti quotidiani legati al lavoro e agli spostamenti verso le attività commerciali durante la settimana, e tutelando il centro dal traffico e dallo smog durante il finesettimana”. Una proposta di mediazione, l’ha definita il presidente della Commissione, un punto di incontro tra chi desidera un centro libero dalle auto e chi invece vede in questa scelta una penalizzazione della propria vita quotidiana. La chiusura sarebbe realizzata dalle ore 15,00 del sabato alle ore 24,00 della domenica. E sarebbe un tentativo, se accolto, potrebbe mettere finalmente tutti d'accordo e sopratutto alla prova. La parola passa a commercianti ed operatori turistici. 8 maggio 2013 Chiusura del centro alle auto. Adoc sollecita LECCE – Mentre la Commissione europea ha indicato il 2013 come l’“Anno Europeo dell’Aria”, a Lecce ancora si discute se le auto debbano o meno transitare nel cuore antico della città. L’associazione per la difesa dei consumatori Adoc torna su uno dei temi più dibattuti in città, sottolineando come ancora oggi a Lecce le auto scorazzino indisturbate nel centro storico, costeggiando l’Anfiteatro romano e “infilandosi” tra Palazzo Carafa e il convento dei gesuiti. “E’ come se a Firenze – commenta il presidente provinciale Alessandro Presicce – le auto vagassero tra gli Uffizi e Piazza della Signoria”. Lecce, ricorda Adoc, è ha solo 0,31 metri quadrati per abitante di estensione dell’isola pedonale e solo 0,17 metri quadrati per abitante di zona a traffico limitato, piazzandosi penultima in Italia tra le medie città (dato Rapporto Ecosistema Urbano 2012, Legambiente). Secondo l’associazione l’estensione dell’area pedonale che, dopo gli ambientalisti, anche gli esercenti commerciali del centro ora cominciano a reclamare, sarebbe dunque una priorità indifferibile per Lecce. “La pedonalizzazione totale del centro storico e la pedonalizzazione della zona di piazza Mazzini – continua Presicce – restituirebbe decoro e vivibilità ad una città che soffre stretta in un morsa di traffico. I sondaggi che circolano in città dicono che i tempi sono maturi per procedere subito, evitando che gli interessi di pochi insensibili prevalgano sulla volontà collettiva. E non ci si trinceri ancora una volta dietro la presunta mancanza di parcheggi”. Adoc ricorda che più di un anno fa, precisamente il 23 aprile 2012, dinanzi alle maggiori associazioni dei consumatori, il sindaco si era impegnato per iscritto a reperire le risorse per realizzare un parcheggio multipiano in zona ex Foro Boario (zona nord della città) e in corrispondenza dell'accesso sud della città (zona imbocco della statale per Maglie). A tutt’oggi non si ha notizia di progetti simili in quelle zone.