Soleto. L’associazione Muova Messapia lancia l’allarme sul rischio che nuove costruzioni nell’area del parco archeologico cancellino tracce del passato
SOLETO – Nuove edificazioni in vista, nell’area a ridosso del parco archeologico di Soleto. La segnalazione arriva dall’associazione ambientalista Nuova Messapia che denuncia che “dove è stato allestito il percorso del parco si sta ancora costruendo senza ritegno e senza il briciolo di attenzione e si stanno rimuovendo strati di terra, forse con elementi di particolare interesse storico e archeologico che però nessuno ad oggi sta valutando e controllando”. Dell’edificazione a Soleto, il Tacco d’Italia si è occupato nel gennaio 2012. Il punto è che l’intero territorio comunale corrisponde all’antica città messapica. Costruire in qualsiasi punto del territorio comunale, significa costruire sulla storia. E, spesso, come denunciavano nel reportage del 2012, significa riportare alla luce resti preistorici che poi verranno nuovamente sotterrati per l’impossibilità a preservarli in altro modo. Del resto, i terreni accanto al parco sono di proprietà di privati perché il Comune ha provveduto a venderli. L’edificazione non si può dunque contrastare. Tuttavia, assistere inermi all’avanzare del cemento a discapito della memoria, non è facile. “Certamente – dicono da Nuova Messapia – si sta procedendo devastando un bellissimo contesto paesaggistico-naturalistico da millenni rimasto inalterato in armonia con i luoghi legati a una storia bimillenaria legata ai Messapi. Purtroppo la situazione è fortemente allarmante e denuncia un cronico e folle disinteresse e non curanza di una miope politica amministrativa contraria alla tutela e alla salvagurdia del patrimonio archeologico e paesaggistico”. Al “caso Soleto”, tempo fa, fece riferimento Francesco D'Andria, direttore della scuola superiore Isufi, indicandolo come esempio di mancata tutela del patrimonio archeologico. Che sia l’ennesima occasione di tutela che ci si sta lasciando sfuggire?
