Roma. La neosenatrice 5 Stelle commenta la posizione del suo partito sulla formazione del Governo e ribadisce: “Saremo portavoce dei cittadini”
ROMA – “Ho riferito al signor Presidente delle consultazioni di questi giorni, che non hanno portato ad un esito risolutivo a causa di preclusioni e condizioni che sono state poste dalle altre forze politiche e che ho ritenuto fossero inaccettabili”. Sono queste le parole pronunciate dal segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani dopo il colloquio con il capo dello Stato Giorgio Napolitano. Preso atto della situazione di stallo sarà ora il presidente della Repubblica a verificare “personalmente e senza indugio” se ci siano le condizioni per formare un governo. Sono giorni convulsi, che hanno visto come protagonista principale il Movimento Cinque Stelle. I capigruppo di Camera e Senato, Lombardi e Crimi, hanno più volte ribadito la linea politica del movimento: nessuna fiducia a governi che sono espressione dei partiti tradizionali, considerati come unici colpevoli della drammatica situazione economico-sociale del Paese. Bersani, Berlusconi, Monti. Tutti sarebbero ugualmente responsabili del disastro. È questo il “mantra” del Movimento 5 Stelle, che si schiera compatto contro qualsiasi esecutivo sostenuto dalla “vecchia politica”. Abbiamo voluto ascoltare al riguardo la neo senatrice del Movimento 5 Stelle Daniela Donno che alle accuse di irresponsabilità per il mancato appoggio alla nascita di un governo Bersani replica: “La fiducia non può essere data ad un governo composto dalle stesse forze politiche che, senza risolvere a e combinando solo disastri, hanno governato negli ultimi anni”. E sull’ipotesi di un governo tecnico del Presidente precisa: “Se il Capo dello Stato ritiene di fare un governo tecnico con personalità non politiche ma coerenti, trasparenti, corrette e portatrici di legalità e credibilità, possiamo valutare la nostra partecipazione. Però questi requisiti sono per noi imprescindibili. Il nostro compito – conclude – è essere portavoce dei cittadini”. Voi avete detto di “no” a Bersani durante le consultazioni. Questa vostra posizione ha creato un acceso dibattito non solo su internet ma in tutto il Paese. Non temete che questa dimostrazione di coerenza nei confronti del vostro elettorato possa invece venir considerata dagli italiani come una dimostrazione di irresponsabilità nei confronti del Paese? “Assolutamente no. Noi stiamo dimostrando che vogliamo rispettare la volontà dei cittadini che ci hanno votato. E i cittadini ci hanno votato perché ci considerano diversi rispetto a coloro che fino a poco tempo fa hanno governato”. Quindi per voi l’unica soluzione sarebbe un governo a “Cinque Stelle”? Come vi comportereste nel caso in cui il Capo dello Stato affidasse l’incarico di formare il governo ad una personalità esterna ai partiti? C’è un nome sul quale potreste convergere? “La fiducia non può essere data ad un governo composto dalle stesse forze politiche che, senza risolvere a e combinando solo disastri, hanno governato negli ultimi anni. Per quanto riguarda l’ipotesi dell’incarico ad una personalità esterna ai partiti non posso risponderle non conoscendo la personalità alla quale verrebbe affidato l’incarico. Noi potremmo sicuramente fornire una prospettiva di governo diversa qualora il presidente della Repubblica ci conferisse l’incarico di formare il governo. Se invece il Capo dello Stato ritiene di fare un governo tecnico con personalità non politiche ma coerenti, trasparenti, corrette e portatrici di legalità e credibilità, come avevamo chiesto al Partito Democratico nel corso degli incontri che hanno preceduto l’elezione del Presidente del Senato, possiamo valutare la nostra partecipazione. Però questi requisiti sono per noi imprescindibili”. Quali sono state le prime sue impressioni una volta giunta in Senato? “L’impatto è stato positivo ed emozionante, nonostante sia impegnata politicamente da alcuni anni. È dal 2007 che faccio volontariato nel movimento, prima nel meetup ‘Salentini Uniti con Beppe Grillo’, tuttora esistente. Poi nel 2009 è stato costituito il Movimento e quindi ho effettuato la registrazione sul portale che mi ha permesso di continuare il percorso. Arrivare oggi ad essere eletta in Parlamento è una forte e piacevole emozione, dopo gli immensi sforzi fatti in questi anni. Ho realizzato la mia aspettativa: entrare nelle Istituzioni, farne parte e dare il mio contributo fattivo”. Di quale Commissione permanente farà parte? Quale sarà la prima questione di cui si occuperà appena partirà la macchina politica? “Ho chiesto di far parte della IX Commissione, Agricoltura e Produzione Agroalimentare. Ho fatto questa scelta perché non solo in campagna elettorale ma già da molto prima, abbiamo avuto la possibilità di incontrare gli agricoltori salentini e pugliesi. Abbiamo ascoltato le difficoltà di queste persone, che ci hanno esposto i loro problemi sia dal punto di vista agricolo che occupazionale. I piccoli agricoltori e le piccole imprese del settore hanno in questo momento una primaria necessità: avere i mezzi sufficienti per poter produrre. Sappiamo perfettamente che l’agricoltura è in ginocchio. Cercherò quindi di capire e affrontare le problematiche, avvalendomi soprattutto della collaborazione di persone che sono sul territorio e di esperti in materia, che hanno già dato la loro disponibilità a supportarci. I primi passi saranno quelli di approfondire le leggi che regolano il settore, individuando le modalità più idonee alla produzione di provvedimenti che siano in grado di migliorare sia le future condizioni occupazionali che il territorio. In questo momento l’agricoltura ha bisogno di interventi di ristrutturazione in materia idrica. Molti agricoltori ci hanno, ad esempio, confidato di avere grosse difficoltà ad irrigare i campi perché non tutti hanno in dotazione i pozzi artesiani a causa dei notevoli vincoli che regolano la materia. Abbiamo molte priorità ma vogliamo prima capire il quadro normativo esistente per poi procedere rapidamente. Siamo dalla parte del Terzo Settore e siamo l’interfaccia tra il cittadino e lo Stato. Questo è il nostro compito. Essere portavoce dei cittadini”.
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