Gasdotti. La battaglia si fa nazionale

Nasce in rete il gruppo Italia Hub del Gas per fare fronte comune contro i progetti per l’approvvigionamento di gas previsti in tutta Italia

La rete amplifica le battaglie. Le fa rimbalzare e le rende più efficaci perché permette a tutti di informarsi in tempo reale e di partecipare. E’ nato su facebook il gruppo Italia Hub del Gas. Obiettivo. Fare fronte comune, cittadini e comitati di ogni parte d’Italia, contro i progetti di infrastrutture per l’approvvigionamento di gas dall’Oriente. “In un sistema saturo come il nostro – si legge in una nota “postata” sul gruppo dal salentino Comitato No Tap – che veicola 110 miliardi di mc di gas ogni hanno e ne consuma solo 64 (dati Snam) quest'opera non è necessaria”! I progetti da fermare, secondo il gruppo, sono Tap (firmato Statoil, Egl, E-on), Poseidon (Edison, Depa), Rete Adriatica Brindisi/Minerbio(Snam). Secondo i comitati che rientrano nel gruppo, questi tre progetti sarebbero solo “un dispendio di risorse ambientali, economiche, sociali, giustificato solo dall'aspettativa di enormi guadagni per le società proponenti”. “Molte di queste opere – si legge ancora sulla pagina facebook del gruppo – sono state dichiarate d'interesse strategico ma niente hanno a che fare con l'interesse dei cittadini che continueranno a pagare il gas a caro prezzo visto che il gas azero è di solo passaggio in Italia ed è destinato al centro Europa dove il mercato è più redditizio per i promotori. Devastazione ambientale sociale in tutta Italia porterà quest'opera e alle popolazioni toccheranno i danni. I governi che si sono succeduti in questi anni in una scellerata e miope politica energetica hanno dato man forte a questa lobby! Diffondete informatevi e aiutateci a fermare quest'opera anacronistica e inutile”. Che i progetti di approvvigionamento di gas siano considerati strategici per il territorio italiano è stato confermato più volte. Il sottosegretario allo sviluppo economico Claudio De Vincenti, a Bruxelles, lo scorso dicembre, definì la Tap “una pipeline molto importante” in quanto aprirà il Corridoio Sud e quindi il collegamento con il gas dell’area del Caspio, prevedendone l’entrata in funzione per il 2018, ovvero esattamente nei tempi previsti dalla Commissione Ue e dal governo azero. Tutti gli articoli dell'inchiesta: La guerra del gas I 47 ‘ma’ del Ministero su Igi Poseidon Zamparutti vuole Tap Comitato No Tap: ‘La partita a scacchi sulla testa dei salentini’ Zamparutti: 'La mia condotta su Tap è chiara' Articoli correlati: Gasdotto nel mare di Otranto Cariddi: ‘Tre milioni per il gasdotto. Sperando non ne sorgano altri' Ecco tutte le inchieste sui gasdotti dal giugno 2008 al dicembre 2011: Gasdotti nel mare di Otanto, Tacco 48, giugno 2008

Trivelle e gasdotti al largo di Otranto, Tacco 88, dicembre 2011

Leave a Comment