Lecce. Dopo un restauro di cinque mesi, l’ara oggi tornerà a mostrarsi al pubblico in occasione delle celebrazioni per l’Addolorata
LECCE – Sarà restituito ai fedeli, dopo un intervento di restauro durato cinque mesi. Ritorna a mostrarsi al pubblico l’altare seicentesco di S. Tommaso da Villanova, situato all’interno della Chiesa di S. Angelo, presso il santuario Mariano dell’Addolorata di Lecce. L’ara sarà scoperta alle ore 18 di oggi, in occasione in occasione delle celebrazioni in onore di Maria SS. Addolorata cui la chiesa è dedicata e alla presenza dell’arcivescovo di Lecce Domenico D’Ambrosio, che presiederà l’eucarestia. La dedicazione popolare con cui la chiesa è conosciuta risale ad un episodio miracoloso. Un giorno, secondo quanto narra l’Infantino, mentre le chiesa era gremita, ne crollò la volta. Nessuno rimase ferito, perché tutti i presenti furono attirati fuori dal misterioso suono di tromba. Tutti cedettero subito che quel suono e lo scampato pericolo fossero opera dell’Arcangelo Michele, nel giorno della vigilia della festività in suo onore. Così la chiesa fu dedicata a S. Michele Arcangelo.

L'altare prima del restauro L’altare è stato oggetto di un minuzioso intervento di restauro ad opera della ditta Anna Calabrese di Lecce con il coordinamento del direttore dei lavori Raffaele Parlangeli e sotto l’alta sorveglianza di Antonella Di Marzo della Soprintendenza per il beni storico-artistici di Bari. Il restauro ha recuperato lo splendore originale dell’altare, liberandolo da integrazioni e stuccature improprie, da elementi estranei come ridipinture, ripassature, sporco di varia natura. L’intervento, inoltre, ha risanato il monumento da attacchi biologici e microbiologici, riconsolidandolo in tutti i suoi strati, ed infine reintegrandolo dal punto di vista plastico e cromatico. Il recupero, finanziato interamente con le elargizioni dell’Arciconfraternita dell’Addolorata (presidente Nino Stanga), rientra nel grande progetto di restauro di tutti gli altari che adornano il santuario. Sempre a cura della ditta Calabrese, sono stati già recuperati l’altare Maggiore, l’altare di S. Michele Arcangelo e l’altare dell’Immacolata.