Ugento. Il difensore civico della Provincia ha comunicato la possibilità per l’associazione Usmicc di accedere ai documenti relativi alla nomina
UGENTO – Il presidente ed il vicepresidente dell’associazione Usmicc, associazione ugentina sordomuti, mutilati, invalidi civili, ciechi e portatori di handicap, Luigi De Gaetani e Salvatore Carluccio, potranno accedere agli atti del bando per la nomina del “garante dei disabili”. Dopo mesi di silenzio, l’Amministrazione comunale di Ugento ha acconsentito alla richiesta inviata ad ottobre scorso da Carluccio. E’ stato il difensore civico della Provincia di Lecce Giorgio De Giuseppe a renderlo noto, in una lettera inviata al rappresentante dell’associazione, che lo scorso 4 dicembre l’aveva chiamato in causa presentando un ricorso contro il silenzio-diniego del Comune all’accesso agli atti. Il bando di gara in questione è, come detto, quello relativo alla nomina del “garante della persona disabile”; il Consiglio comunale ugentino ha scelto per questo ruolo Francesco Urso, candidato del gruppo di volontariato vincenziano, che non avrebbe, secondo De Gaetani e Carluccio, la giusta competenza richiesta dal bando. A differenza di Cinzia Carratta, candidata espressione dell’associazione Usmicc. De Gaetani e Carluccio hanno pertanto querelato sindaco e responsabile dell'area Affari generali, Massimo Lecci e Alessandro Tresca, che sarebbero responsabili di non aver scelto la figura più competente tra quelle in gara. 26 gennaio 2013 Ugento, garante dei disabili senza ‘garanzie’ UGENTO – Un querela a sindaco e responsabile dell’area Affari generali. Autori della denuncia nei confronti di Massimo Lecci e Alessandro Tresca sono il presidente ed il vicepresidente dell’associazione Usmicc, associazione ugentina sordomuti, mutilati, invalidi civili, ciechi e portatori di handicap, Luigi De Gaetani e Salvatore Carluccio. Al centro della questione, la nomina della figura di “garante della figura disabile”, avvenuta in seguito a bando pubblico. Secondo De Gaetani e Carluccio il Consiglio comunale avrebbe attribuito l’incarico non alla persona più competente e più idonea a svolgerlo, ma a chi non aveva i titoli ed i requisiti. Il 10 luglio 2012 il Comune di Ugento ha pubblicato l’avviso pubblico per la nomina del “garante della persone disabile”. L’avviso portava la firma di Alessandro Tresca, responsabile dell’Area Affari Generali e Istituzionali, e di Salvatore Chiga, assessore ai Servizi sociali. All’appello hanno risposto vari candidati, tra i quali Cinzia Carratta, proposta dall’associazione Usmicc, una candidatura, sostengono i due vertici dell’associazione, sostenuta da competenza ed esperienza nel settore. Dopo diversi mesi dall’avvenuta pubblicazione del bando ed anche della candidatura di Carratta, l’associazione, su iniziativa del vicepresidente Salvatore Carluccio, ad ottobre 2012 ha chiesto di accedere agli atti in quanto “portatore di interessi”, per conoscere lo stato dell’arte dell’assegnazione dell’incarico. Una richiesta mai evasa e che non ha neppure mai ricevuto risposta. Dell’argomento si è tornato a discutere in occasione della convocazione del Consiglio comunale; l’avviso di convocazione porta la data del 26 novembre, mentre la seduta era prevista per il 30. Il giorno successivo alla notifica di convocazione, il 27 novembre, Carluccio viene a sapere della “non esclusione” dalla gara del “Gruppo di volontariato vincenziano”, gruppo impegnato nel sostegno della persona e nell’assistenza agli anziani, ma, a dire di Carluccio, privo dei requisiti richiesti, ovvero l’essere un ente “rappresentativo degli interessi dei disabili operanti sul territorio comunale”. In seduta di Consiglio, viene nominato garante Francesco Urso, espressione proprio del gruppo di volontariato vincenziano, figura a cui si deve la proposta di istituire la figura del garante, ma senza le necessarie “qualifiche” per assumerne il ruolo. Una circostanza, dice Carluccio, ribadita dallo stesso sindaco Massimo Lecci, in occasione di interviste per emittenti locali. Insomma, la nomina di Urso sarebbe stata una forzatura; e più di lui avrebbe meritato la nomina la candidata di Usmicc. Ma non è tutto. Perché la nomina del “garante della persona disabile” sarebbe avvenuta ben oltre i 90 giorni stabiliti dal Regolamento per il completamento del procedimento amministrativo. Una condotta poco chiara che merita di essere analizzata più nel dettaglio. Sarà la Procura, adesso, a farlo.
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